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Under 21, i gioielli di Di Biagio a caccia del sesto titolo europeo

ROMA. Donnarumma e Bernardeschi sulla scia di Buffon, Cannavaro, Vialli, Pirlo e Totti. La meglio gioventu' del pallone vuole rinverdire le gesta dei campioni che hanno fatto grande l'Under 21 cercando il sesto titolo europeo, che gli azzurrini non riescono ad acciuffare da 13 anni, nella fase finale che si svolgera' in Polonia dal 16 al 30 giugno.

E' un momento felice per le nuove leve azzurre: Ventura attinge a piene mani dai giovani messisi in luce in campionato, con l'Atalanta di Gasperini a fare da traino. L'Under 20 di Evani si e' piazzata terza ai mondaili, e ora la palla passa all'Under 21 di Gigi di Biagio che, dopo la poco felice esperienza del biennio precedente, ha trovato una nidiata di talenti in grado di lasciare il segno. Donnarumma, Caldara, Rugani, Gagliardini, Conti, Locatelli, Pellegrini, Berardi, Bernardeschi rappresentano un patrimonio da far crescere.

I protagonisti dell'ultima under 21 di simile livello, quella campione nel 1996, sono poi passati all'incasso dieci anni dopo col titolo mondiale a Berlino. Ma Di Biagio sa che e' difficile gestire un torneo lungo e ricco di insidie, soprattutto mantenendo sempre la concentrazione e la 'cattiveria' giusta. Gli azzurrini, vincitori del proprio girone di qualificazione, se la vedranno con Danimarca, Rep. Ceca e Germania. Negli altri due gruppi ci saranno compagini agguerrite come la Spagna (Marco Asensio, Deulofeu, Niguez, Suarez) e il Portogallo (Renato Sanchez, Bruno Fernandes), l'Inghilterra e i campioni uscenti della Svezia.

Fra gli assenti i polacchi Milik e Zielinski (che il Napoli ha rifiutato di concedere, in ottica spareggio Champions) e il tedesco philipp. Alle semifinali accederanno le tre vincitrici di girone e la migliore seconda. Sara' sperimentata la quarta sostituzione nei tempi supplementari. Il sogno azzurro e' la sesta stella nell'orizzonte luminoso lasciato dal tris di fila di Cesarone Maldini e i successi di Tardelli e Gentile. L'Under 21 e' entrata nel cuore dei tifosi col decennio di Azeglio Vicini che forgio' una squadra di giovani campioni (da Mancini a Vialli, da Zenga a Donadoni, da Giannini a De Napoli) che poi, trasferita nella nazionale maggiore, fu protagonista sfortunata delle notti magiche dei mondiali 1990.

Vicini perse la finale con la Spagna ai rigori nel 1986. Meno fronzoli e piu' concretezza per il decennio successivo di Cesare Maldini che lascio' traccia indelebile con un tris di successi consecutivi: nel 1992 battendo la Svezia grazie ai gol di Buso e Sordo, nel 1994 con finale thrilling con il Portogallo e gol ai supplementari di Orlandini, e nel 1996 con sofferto successo 4-2 ai rigori sulla Spagna grazie agli errori di De la Pena e Raul. Quarto successo con la gestione Tardelli nel 2000 grazie al 2-1 sulla Rep. Ceca con doppietta di Pirlo. Il regista juventino e' l'emblema anche di questa nazionale visto che ha il record di presenze (46) e con 16 e' il secondo goleador alle spalle di Gilardino con 19.

Il quinto successo, con Gentile in panchina, e' il piu' limpido di tutti: 3-0 finale nel 2004 sulla Serbia con gol di De Rossi, Bovo e Gilardino ma poi il tecnico nel 2006 e' stato brutalmente messo alla porta da Guido Rossi. E da allora l'under 21 con Casiraghi (un deludente primo turno e una semifinale persa con la Germania) e con Ferrara (fuori dalla fase finale 2011 e dalle Olimpiadi) ha perso la sua consuetudine con le vittorie. Mangia, con i consigli giusti di Sacchi, ha invertito in parte la tendenza con la finale raggiunta e persa nel 2013 con la Spagna.

Male l'avventura 2015 con Di Biagio. Tornando indietro il punto piu' basso della sua storia lucente l'Under 21 l'ha incontrato con la Norvegia, incassando a Stanveger nel 1991 un umiliante 0-6 con minaccia del presidente federale Matarrese di prendere a schiaffi gli azzurrini di Maldini. Cesarone poi la sua vendetta l'ha consumata fino in fondo, con tre titoli europei di fila. Ora tocca a Di Biagio, che dopo il flop 2015 (ko con Svezia, pari con Portogallo, inutile vittoria con gli inglesi e fuori anche dalle Olimpiadi) ha ora una squadra competitiva che puo' arrivare in fondo. Poi nel 2019 il girone finale si giochera' in Italia e forse non sara' una chimera giocare il torneo olimpico.

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