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Al Mugello il trionfo di Dovizioso:
"Un sogno". Quarto posto per Rossi

ROMA. Mugello targato Italia, con un triplete tricolore che scatena la festa in pista. Il suggello nella giornata da ricordare per le moto del Bel Paese arriva dalla Ducati di Andrea Dovizioso che, scattato dalla terza posizione e non in perfette condizioni fisiche, tira fuori dal cilindro una gara da incorniciare. Al via lascia sfogare le Yamaha di Valentino Rossi e Maverick Vinales, partite in prima fila, e dopo i primi giri lancia la sua Desmosedici verso una inarrestabile rimonta che si conclude con una meritatissima vittoria.

Sul podio anche la 'Ross'a non ufficiale di Danilo Petrucci dietro al leader del Mondiale che grazie alla seconda posizione guadagna qualche punto sul Dottore che limita i danni chiudendo quarto. Per il pesarese la lotta per il titolo resta aperta, ma certo la marea gialla arrivata come al solito in massa nell’autodromo toscana sperava di festeggiare in maniera diversa. Solo sesto Marc Marquez che con la sua Honda appare sempre più in difficoltà in chiave iridata.

Un Gp d’Italia cominciato in ricordo di Nicky Hayden che tanto amava il Bel Paese e finito con l’inno di Mameli a incorniciare una giornata super inaugurata dalla prima vittoria in carriera di Andrea Migno, talento vero lanciato in Moto 3 dallo Sky Racing Team VR46, scuderia nata con l’intento di valorizzare il vivaio Made in Italy delle due ruote. E proseguito con quello di Mattia Pasini in Moto 2 a fare da super contorno alla cavalcata di Dovizioso davanti ai tanti ducatisti accorsi a vederlo. A sorridere è anche Vinales che grazie al buon piazzamento allunga in classifica diventando sempre più leader di una stagione in cui la Yamaha M1 si sta dimostrando la moto più continua del campionato. Lo spagnolo a quota 105 punti ha ora 30 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra e 26 su Dovizioso, secondo in classifica e ora con le carte in regola per competere nel Mondiale. «Sto provando tante emozioni - ha detto il forlivese che sul podio si commuove - e dire che le mie energie non erano al massimo. La Ducati ha lavorato benissimo e io questa vittoria l’ho sempre voluta. È un sogno che si avvera, come per tutti i pilota italiani che corrono in moto».

Da parte sua Rossi, partito benissimo, ma non in grado di tenere durante la gara il ritmo forsennato del trio di testa, può continuare a sognare la decima dopo una corsa dove i suoi tifosi speravano di vederlo Imperatore del Mugello. Così un mega striscione inneggiava al Dottore al suo idolo Francesco Totti incoronato Re dal pilota pesarese che in questo week-end aveva deciso di omaggiare l’ormai ex Capitano della Roma con una dedica speciale sul suo casco riservata al celebre 'cucchiaiò del n.10 giallorosso. Gesto tecnico da vero fuoriclasse a cui Valentino avrebbe voluto ispirarsi per sorprendere i suoi avversari oggi in pista, ma non è andata proprio come VR46 avrebbe voluto che andasse.

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