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Paura per Petra Kvitova, accoltellata in casa da un ladro

Petra Kvitova

PROSTEJOV. La paura per Petra Kvitova è stata tanta e le conseguenze sulla carriera ancora da valutare. La tennista ceca, due volte vincitrice di Wimbledon (2011 e 2014) è stata aggredita e ferita alla mano sinistra (lei che è mancina) da un ladro entratole in casa, nella parte orientale della città di Prostejov.

L'uomo, dell'apparente età di 30/40 anni, si è spacciato per un tecnico che doveva controllare l'impianto elettrico. In realtà cercava denaro. Dopo essersi impossessato di 5mila corone (circa 180 euro), per fronteggiare la reazione della Kvitova l'ha accoltellata al braccio sinistro.

E' quindi riuscito a fuggire ed è ricercato. La dinamica dei fatti è stata riferita dal portavoce dell'atleta, Karel Tejkal. Secondo la polizia all'origine dell'episodio c'è il furto e non un attacco alla persona in particolare. "Quanto mi è accaduto non è certo piacevole, ma è alle spalle" ha rassicurato la tennista in un comunicato diffuso tramite la pagina Facebook della squadra ceca di Fed Cup.

"L'importante per me, al momento, è che i dottori capiscano bene in che condizioni è la mano - ha aggiunto la 26enne giocatrice, attuale numero 11 del ranking mondiale - Ho fiducia in loro. Ho le migliori cure possibili. Il peggio è passato". Su twitter, però, poi ha aggiunto: "Sono fortunata di essere ancora viva. Nel tentativo di difendermi sono stata ferita seriamente alla mano sinistra. Le ferite sono gravi e avrò bisogno di vedere uno specialista".

Probabilmente già all'ospedale di Brno, dove è stata portata in ambulanza. Secondo alcuni media locali, avrebbe subito tagli alle dita e lacerazioni ai tendini e potrebbe essere necessario un intervento chirurgico. L'episodio riporta alla mente l'aggressione di cui fu protagonista, nell'aprile del 1993, Monica Seles, all'ora all'apice della carriera.

La tennista di origine ungherese, naturalizzata statunitense, fu ferita leggermente alla schiena durante il torneo di Amburgo da Gunther Parche, uno squilibrato tedesco ossessionato dal tifo per Steffi Graf, che approfittò di un cambio di campo per averla a portata di coltello. Seles tornò a giocare solo 27 mesi dopo, necessari più per riprendersi dallo choc psicologico che dalla lesione.

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