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Cristiano Ronaldo sempre più Re
Arriva il quarto Pallone d'Oro

PARIGI. Cambiano le regole, non cambiano i protagonisti: Ronaldo, 31 anni, da 8 stagioni al Real Madrid, conquista il quarto Pallone d'Oro (dopo il 2008, 2013 e 2014) e insegue Lionel Messi che ne ha vinti 5, l'ultimo nell'edizione scorsa.

Finita la collaborazione con la Fifa come dal 2010, il premio da quest'anno è tornato alle sue origini ed è gestito solo da France Football: hanno votato 173 giornalisti di tutto il mondo senza più allenatori e capitani ma non è stato difficile attribuirlo a Cristiano Ronaldo, un giocatore che ormai fattura da solo come un grande club.

Duecentoquattro milioni di euro la dichiarazione dei redditi del 2015, come annunciato dallo stesso Ronaldo in risposta alle rivelazioni di FootLeaks. Nell'anno più folle della sua mirabolante carriera, il portoghese annovera anche l'inchiesta giornalistica che lo ha colpito. Ma il Pallone d'Oro è il logico epilogo dell'anno che ha visto trionfare le sue due squadre: il Portogallo agli Europei, il Real Madrid in Champions League.

Due argomenti di peso che hanno convinto anche i più critici, insieme ai 51 gol segnati in 55 partite (tra club e nazionale): l'attaccante ha disputato la finale Champions contro l'Atletico Madrid in condizioni precarie ma poi ha realizzato l'ultimo rigore, quello vincente che ha regalato al Real l'undicesima Coppa.

La finale degli Europei contro la Francia l'ha giocata appena 25 minuti perché costretto a uscire dopo un'entrata di Payet. Ma aveva comunque segnato 3 gol durante la competizione, contribuendo alla conquista, da capitano, della prima vittoria prestigiosa della sua Nazionale. Non è cosa da poco, soprattutto rispetto a Lionel Messi, che nonostante abbia vinto il campionato e la Coppa del Rey con il Barcellona e realizzato 58 reti in 61 partite, ancora una volta non è riuscito a fare la differenza con l'Argentina e ha perso la Coppa America in finale.

Sul podio del Pallone d'oro c'è pure Antoine Griezmann, il francese dell'Atletico Madrid che quando vede Ronaldo ha gli incubi: ha perso finale di Champions e l'Europeo contro Real Madrid e Portogallo. Entra nella top ten anche Gianluigi Buffon, al 9° posto.

Cambiano le regole ma non il nome dei vincitori. Prima dell'egemonia Ronaldo-Messi, l'ultimo ad aver vinto il Pallone d'Oro, nel 2007, è stato Kakà, quello non ancora afflitto da problemi fisici che fece sognare e trionfare il Milan. Poi è cominciata la lunga sfida a due, una sorta di ping pong dove ci si passa il Pallone d'Oro: Ronaldo, Messi, Messi, Messi, Messi, Ronaldo, Ronaldo, Messi. Briciole per gli altri anche se bravissimi e meritevoli.

Ronaldo e la sua voglia di scrivere la leggenda vanno avanti di pari passo per dimostrare di essere il numero uno. Oltre che in campo, lo è anche negli affari: dei suoi gol, del suo fisico scolpito e delle sue manie a volte irrise ha fatto un florido marchio di fabbrica.

La società che si occupa dei suoi interessi, la Gestifute, ha pubblicato recentemente sul suo sito la dichiarazione dei redditi del giocatore: nel 2015 Ronaldo ha dichiarato al Fisco spagnolo di possedere beni all'estero (tra proprietà, conti e altro) per 203,79 milioni di euro. In pratica, il marchio Ronaldo ha lo stesso fatturato dei più grandi club di calcio.

La pubblicazione è avvenuta dopo che il nome di Ronaldo è emerso nell'inchiesta di Football Leaks che accusa il giocatore del Real di aver evaso circa 150 milioni di proventi di contratti pubblicitari. Ma lui non è sembrato turbato. Ha rilasciato solo una succinta dichiarazione in proposito "Chi non deve non teme" e qualche settimana fa ha rinnovato il contratto con il Real Madrid per altri 5 anni, fino al 30 giugno 2021 per un totale di 118 milioni. E' il giocatore più pagato del mondo. Ha già dichiarato: "Voglio giocare fino a 41 anni". E vincere più Palloni d'Oro di Messi.

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