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Dopo il "vaffa" le scuse, per Vettel forse solo un'ammonizione

ROMA. Dopo il danno, non dovrebbe esserci anche la beffa o forse qualcosa di peggio. Sebastian Vettel ha infatti scritto una lettera di scuse per il suo 'vaffa' al direttore della corsa del Gp del Messico, Charlie Whiting, indirizzata al presidente della Fia, Jean Todt. E ora per il ferrarista si va verso un' 'ammonizione' riguardo alla condotta dei prossimi gran premi.

Il tedesco era finito nell'occhio del ciclone dopo il concitato e velenoso finale del Gp del Messico, con gli insulti via radio al direttore di corsa. Il ferrarista, penalizzato e retrocesso dal 3/o al 5/o posto nel Gran Premio di domenica scorsa per avere, secondo i giudici di gara, 'ostacolat0' l'australiano della Red Bull Ricciardo in un sorpasso, rischiava una sanzione, anche dura, dalla Fia per gli insulti a Whiting, mandato platealmente a quel paese per non aver preso subito dei provvedimenti nei confronti di Verstappen.

Infatti Jean Todt aveva fatto sapere al Daily Mail di aver aperto un'inchiesta sull'accaduto: «Stiamo raccogliendo elementi di prova sulla vicenda - ha detto - Da lì vedremo se prendere o meno quale decisione». Alla Fia sarebbero comunque arrivate
pressioni per penalizzare il tedesco della Ferrari, a cominciare dal team manager della Red Bull, Christian Horner: «Non si può criticare il direttore di corsa come ha fatto Vettel».

A carico del tedesco teoricamente avrebbero potuto esserci vari tipi di punizione: quella pecuniaria difficilmente avrebbe influenza sul pilota, ma la Fia avrebbe potuto prendere in considerazione una sanzione sportiva per il Gp del Brasile, fra due settimane. Vettel, che ha violato l'articolo 151C del regolamento, in ogni caso è scusato con Charlie Whiting dopo la gara e questo potrebbe avere il suo peso nella decisione finale e la Fia potrebbe tenerne conto anche se, ripetono i fautori della linea dura, gli insulti di Vettel hanno dato una brutta immagine della Fia e della F1. Ora è attesa la presa di posizione della federazione automobilistica internazionale, che dovrebbe informare di aver ricevuto la lettera e di voler considerare tutta la questione anche alla luce di questo nuovo sviluppo: in pratica, invece di una squalifica Vettel dovrebbe incappare in un cartellino giallo.

Intanto, sempre oggi, la 'Bild' ha anticipato che Ross Brawn potrebbe essere l'erede di Bernie Ecclestone alla guida del circus della F1. Secondo il giornale tedesco, il 61enne ingegnere britannico, avrebbe trovato l'accordo con Liberty Media, il consorzio che ha rilevato la F1. Brawn avrebbe anche l'appoggio della Fia di da Jean Todt, con il quale ha lavorato per 9 anni e con successo in Ferrari. Il quotidiano tedesco non dice però quando potrebbe avvenire il passaggio di consegne ed eventualmente quale sarà il nuovo ruolo di Ecclestone, considerato che l'attuale boss della F1 ha più volte ricordato come la nuova proprietà gli abbia offerto di rimanere altri tre
anni alla guida del circus. Brawn avrebbe superato la concorrenza di Martin Whitmarsh e Stefano Domenicali.

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