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Paralimpiadi, prime medaglie azzurre: due d'argento nel nuoto

Francesco Bettella e Federico Morlacchi

ROMA. «Ospitare le Paralimpiadi a Roma sarebbe un sogno, porterebbe cambiamenti epocali a livello di mentalità e strutture». Nella fase in cui il Comune di Roma sembra orientato a ritirare la candidatura della Capitale ai Giochi del 2024, i primi medagliati azzurri alle Paralimpiadi di Rio 2016 gridano in coro il loro appoggio alla corsa per ospitare le Olimpiadi in programma fra otto anni.

Sono Francesco Bettella e Federico Morlacchi, argento nel nuoto rispettivamente nei 100 m dorso S1 e nei 400 m stile libero S9.

«Partecipare alle Paralimpiadi - spiega Morlacchi al Comitato promotore - è un sogno che si coltiva fin da bambini. Ospitare un evento di questa portata, porta con sè dei cambiamenti epocali nella città, sia a livello di mentalità, sia di strutture. Rio si è completamente ammodernata per permettere accessibilità alle strutture e sarebbe bello che ciò accadesse anche a Roma, sia per noi atleti, sia per i cittadini».

Dello stesso avviso è Bettella. «Roma 2024 potrebbe essere una grandissima occasione per l'Italia, un grande traguardo. Tra otto anni spero di nuotare ancora: se Roma dovesse essere scelta
per ospitare i Giochi, potrei farci un pensierino», spiega l'azzurro, sottolineando i benefici che i Giochi paralimpici comportano per una città e, in generale, per il Paese ospitante.

«Le Paralimpiadi hanno una funzione fondamentale per tutti quei ragazzi disabili che non riescono ad aprirsi - conclude Morlacchi - Le nostre gare e le nostre vittorie possono essere un esempio del fatto che, volendo, si possono fare grandi cose».

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