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Tenta stupro al Villaggio olimpico, arrestato pugile del Marocco

RIO DE JANEIRO. Violenza sessuale al villaggio atleti di Rio 2016. Il pugile marocchino Hassan Saaada è stato arrestato per aver tentato di stuprare due cameriere della struttura olimpica, sarà detenuto in carcere per almeno 15 giorni e adesso rischia una condanna dai sei ai dieci anni di reclusione. Sicuramente il 22enne è già fuori dai Giochi.

L'ordine d'arresto è stato emesso dal giudice Larissa Nunes Saly e poi il delegato Eduardo Ozorio ha emesso una misura di custodia cautelare di 15 giorni di carcere. In un primo momento - secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia brasiliana che ha avviato le indagini dopo la denuncia presentata dalle due donne - Saada ha invitato una delle due cameriere con l'inganno, chiedendole di fare delle foto. Poi, dopo averle chiesto se avesse un profilo su qualche 'social', l'ha spinta contro una una parete tentando di baciarla e di toccarla in mezzo alle gambe. Il pugile è inoltre accusato di aver palpato il seno ad un'altra cameriera e di averle afferrato una mano chiedendole prestazioni sessuali in cambio di denaro. Dell'accaduto è stato subito informato il consolato del Marocco a Rio, e poi il pugile è stato ascoltato dalla polizia. La decisione dell'arresto sarebbe stato emesso dopo che le donne hanno riconosciuto Saada
in foto.

Originario di Casablanca, nono agli ultimi Mondiali e terzo ai campionati africani dello scorso anno, Saada era riuscito a conquistare il pass per i Giochi durante il torneo di qualificazione di Baku del giugno scorso. A Rio avrebbe dovuto esordire domani affrontando il turco Unal Nadir in un match della categoria degli 81 kg. Ma non si potrà presentare alle operazioni di peso e quindi sarà fuori dai Giochi.

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