Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Non basta Shaqiri, Svizzera battuta ai rigori: Polonia ai quarti

LILLE. Un rigore calciato alle stelle da Xhaka cancella la rimonta della Svizzera e promuove dopo 120' in equilibrio la Polonia ai quarti degli Europei dove incontrerà, a Marsiglia il 20, la vincente di Croazia-Portogallo. Il 6-5 finale esalta l'inizio garibaldino dei polacchi capaci di andare in vantaggio con il secondo gol di Blaszczykowski ma punisce oltre misura la ripresa gagliarda degli svizzeri che trovano il meritato pari con una spettacolare sforbiciata di Shaqiri.

L'ex interista, migliore in campo, cresce e suona la carica dei compagni che poi hanno altre occasioni di chiudere il conto. Passa invece la pragmatica Polonia che dosa le sue forze, lavora bene a centrocampo ma vede ancora al palo il suo leader Lewandowski. Meglio Glik, Grosicki, Rosicki e soprattutto Fabianski che salva il risultato per la gioia in tribuna del presidente federale Zibi Boniek. Per la Polonia è il miglior risultato agli europei mentre ai mondiali ha conquistato il terzo posto nel 1974 e nel 1982. La Svizzera esce a testa alta e si consola, oltre che con Shaqiri, con le ottime prestazioni di Schar e Behrami mentre il 19/enne Embolo lascia intuire grandi doti. Dopo il ko ai mondiali 2014 con l'Argentina per il gol di Di Maria alla fine dei supplementari, un'altra delusione per loro agli ottavi di finale.

Dopo avere dimostrato buona sostanza costringendo allo 0-0 Germania e Francia, Polonia e Svizzera si giocano i quarti sostenute da un tifo colorito e appassionato a St.Etienne. Come contro l'Ucraina la Polonia parte forte e Milik si mangia un gol: succede dopo 29« per un errore di Sommer e Djourou in disimpegno e l'attaccante dell'Ajax calcia fuori. La Svizzera risponde con Dzemaili al 9' che manda fuori da buona posizione. Ma è la Polonia che sviluppa gioco con maggiore qualità grazie alla spinta sulle fasce di Grosicki e Blaszczykowski. La Svizzera si affida in Behrami che sbroglia molte situazioni colmando le lacune difensive e con Dzemaili in fase offensiva.  Sul rovesciamento di fronte la Svizzera si fa trovare scoperta da un contropiede implacabile costruito in velocità da Grosicki, poi ha la fortuna di vincere un rimpallo. Riavuta la palla la crossa sulla destra: Lewandowski fa un'abile finta che disorienta Rodriguez, il pallone arriva allo smarcato Blaszczykowski che ha il tempo di puntare Sommer e di batterlo.

Vantaggio meritato che sblocca una gara equilibrata. La Svizzera comincia la ripresa con altro piglio: Shaqiri svaria imprendibile, Seferovic viene aiutato dagli inserimenti offensivi di Petkovic: prima Embolo e poi Derdiyok per un totale di quattro attaccanti. Al 5' bel tiro respinto di Shaqiri, c'è una fiammata polacca all'8' con Blaszczykowski deviato in angolo. Poi diventa un assedio e al 28' volo spettacolare di Fabianski su punizione all'incrocio dei pali di Rodriguez e al 33' Seferovic coglie la traversa con un gran tiro. Ma per il pari ci vuole una prodezza e ci riesce al 36' Shaqiri con una sforbiciata plastica dai limiti dell'area: il pallone prende terra e si insacca rendendo vano il volo del portiere. Nella storia degli Europei è la seconda sforbiciata-gol dopo quella di Conte in Italia-Turchia del 2000.

La Polonia accusa il colpo, la Svizzera insiste con cautela, per cui si va ai supplementari. Squadre molto coperte: al 6' pts Shaqiri prova un pallonetto che va alto. Poi è sempre la Svizzera l'unica ad attaccare e all'8' del sts un'incertezza di Glik libera Derdiyok che di testa cerca l'angolino ma Fabianski salva la baracca. Il nuovo arrivato ha un'altra occasione al 12' su un rimpallo ma non trova il pallone. Al 14' è Piszczek che si fa anticipare da Sommer, la conclusione è quindi alla lotteria dei rigori. Errore di Xhaka mentre gli esperti Lewandowski, Milik, Glik, Blaszczykowski e Krychowiak non danno scampo a Sommer. La Polonia vola ai quarti, la Svizzera torna a casa con onore.

Caricamento commenti

Commenta la notizia