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LeBron da leggenda, Curry piange: primo titolo Nba a Cleveland

GOLDEN STATE.  Una promessa mantenuta: «Cleveland questa è per te». Era tornato a casa due anni fa per regalare ai Cavaliers il primo anello della sua storia, e quest'anno ha centrato l'obiettivo. «Tornerò a casa con quello che dissi che stavo per fare. Non vedo l'ora di scendere da quell'aereo, tenere il trofeo e vedere tutti i nostri tifosi». LeBron James mette il sigillo nel campionato Nba vincendo quasi da solo il titolo 2016.

Contro ogni pronostico, andandosi a prendere il titolo di mvp nella finale che lo ha incoronato uno dei più grandi di tutti tempi. All'epoca dei due titoli con Miami qualcuno aveva storto il naso nel sempre difficile paragone a distanza con miti come Michael Johnson, Michael Jordan o Kobe Bryant. ma questa impresa ha davvero messo d'accordo tutti Nessuno era riuscito a vincere la finale sotto 1-3, e per di più giocando la bella in casa dell'avversario.

E invece James ha vinto anche gara-7 (93-89) nella Oracle Arena con i campioni in carica dei Golden State Warriors con una straordinaria tripla doppia da 27 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, stravincendo il duello con Stephen Curry, solo 17 punti per lui. E durante la premiazione James, con in mano il Larry ÒBrien Trophy, non è riuscito a trattenere le lacrime.  Un'impresa, quella di «King James», che è un atto di amore per la sua Cleveland (il campione è nato 32 anni fa nella vicina Akron, sempre in Ohio).

Per Cleveland è anche il primo titolo in un campionato maggiore in 52 anni: l'ultimo successo della città era stato quello nel campionato Nfl, vinto dai Browns nel 1964. Adesso perchè il trionfo sia davvero compiuto bisognerà attendere mercoledì, quando la squadra sfilerà per le strade di Cleveland per il bagno di folla. Ma già questa notte all'Oracle Arena i tifosi sono impazziti di gioia. È stata la gara più bella della serie e forse una delle finali più spettacolari.

L'ultimo atto è stato al cardiopalma: Cavs avanti 23-22 al termine del primo quarto. I Warriors si sono aggrappati a Green (22 con 5/5 prima dell'intervallo) e sono andati al riposo sotto 42-49. Con l'attacco spuntato (1/14 da tre dopo i primi 24') per Cleveland decisivi gli assist di LeBron. Golden State ha cominciato l'ultimo periodo avanti prima 76-75 e poi 87-83. A quel punto James si è caricata la squadra sulle spalle e con sei punti di fila ha firmato il sorpasso (89-87). Thompson ha pareggiato il conto a 53 secondi dalla sirena, quando Kyrie Irving (26 punti per il play con una tripla riposta avanti i Cavaliers,

Curry ha sbagliato ancora, non James, che qa 10 secondi dalla fine ha fissato il punteggio con un tiro libero. Grande la delusione per i campioni, che dopo una stagione regolare perfetta, con un'impressionate serie di 73 vittorie di fila, hanno concluso con il fiatone. La squalifica di Draymond Green (l'ultimo ad arrendersi con 32 punti, 15 rimbalzi e 9 assist) in gara-5 ha inciso, ancora di più l'infortunio di Andrew Bogut. Curry, il primo mvp eletto all'unanimità, non è riuscito mai ad incidere nelle Finals, e le tre triple sbagliate negli ultimi 75 secondi (6/19 per lui al tiro) sono la fotografia del kio dei Warriors. Nessuno questa volta poteva fare niente contro il «destino» già scritto da LeBron James per la sua Cleveland. Non a caso lo chiamano anche il Prescelto.

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