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Portogallo e CR7, altra delusione: rigore sbagliato e pari con l'Austria

PARIGI. S'infrange sul palo il sogno di Cristiano Ronaldo di diventare il primo giocatore nella storia a segnare nella fase finale di sette grandi tornei internazionali (4 europei e 3 mondiali), ma soprattutto su quel palo sbattono al momento le speranze del Portogallo che per qualificarsi agli ottavi dovrà battere l'Ungheria a Lione il prossimo 22 giugno (potrebbe bastare anche un pari per passare come una delle quattro migliori terze).  Un gruppo F che resta apertissimo con tutte le quattro formazioni ancora in corsa per passare il turno, con l'Ungheria certa della qualificazione, ma non della posizione. Doveva essere una grande serata per Ronaldo che celebrava la sua 128/a presenza con la maglia della nazionale, superando Figo e diventando così il giocatore più presente della storia lusitana.

Ma la festa non c'è stata, eccezion fatta per il figlio Cristianinho, sei anni per lui, che oggi aveva raggiunto il padre nel ritiro lusitano. Fatale proprio l'errore dal dischetto dell'attaccante del Real, 4 errori su 5 negli ultimi tiri dagli undici metri (eccezion fatta per quello decisivo nella finale di Champions contro l'Atletico), che al 33' del secondo tempo ha sciupato calciando sul palo un rigore, da lui stesso procurato per una trattenuta di Hinteregger, al culmine di una partita molto sfortunata per Ronaldo e compagni che hanno creato moltissimo senza mai concretizzare. Due legni, un paio di parate importanti del portiere austriaco Almer, e anche un gol annullato per fuorigioco proprio al 'galacticò di Madeira.

Dopo il deludente parteggio al debutto contro l'Islanda, il tecnico lusitano Santos modifica l'11 titolare lasciando fuori Joao Mario e Danilo, e inserendo Quaresma sulla fasce destra per dare qualche pallone in più a Cristiano Ronaldo, supportato dall'altra parte da Nani, e con il possente William Carvalho a fare il regista davanti alla difesa al posto di Danilo. Dall'altra parte il tecnico dell'Austria Marcel Koller punta su Alaba e Arnautovic, che agiranno alle spalle di Marcel Sabitzer, per il primo incrocio in una fase finale di un torneo internazionale contro i lusitani.  Pronti via, e il Portogallo in pochi minuti è già padrone del campo. Prima Nani al 12', a tu per tu con il portiere avversario, poi Ronaldo al 22' con una volee all'altezza del dischetto, sciupano due clamorose occasioni per sbloccare la partita.

I lusitani dimostrano ancora una volta di creare tanto e concretizzare poco, un difetto atavico del loro calcio. Il Portogallo insiste e va ancora vicino al vantaggio in un paio di occasioni: un colpo di testa di Nani a botta sicura al 29', su angolo corto, s'infrange sul palo e poi lo stesso Ronaldo al 38' non riesce a mettere forza in una girata di destro da ottima posizione, calciando il suo 21/o pallone verso la porta in questo scorcio di Europeo. L'unico acuto di firma austriaca arriva sul finale di tempo al 41' con una punizione di Alaba dalla destra su cui interviene un ottimo Vieirinha anticipando Harnik in agguato all'altezza del secondo palo.  Nel secondo tempo la musica non cambia, eccezion fatta per un intervento di Rui Patricio al 1' su una conclusione da fuori di Ilsanker. Ronaldo ci prova in tutti i modi, ma Almer gli dice no prima su un bolide di sinistro da fuori e poi su un colpo di testa ravvicinato. Nulla avrebbe potuto sul rigore, ma il palo rimanda i sogni di qualificazione dei portoghesi e lascia una piccola speranza pure all'Austria, obbligata a battere l'Islanda nell'ultima giornata, sperando in un altro pareggio dei lusitani con l'Ungheria.

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