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Giro: sull'Aremogna Nibali ci prova ma stecca, Dumoulin fa sul serio

Flop dello Squalo di Messina, scattato a 2,5 chilometri dall'arrivo, ma ripreso e staccato in salita di una ventina di secondi dall'olandese

ROCCARASO. Avviso ai naviganti:  Tom Dumoulin sarà pure 'la farfalla di Maastricht' ma non è venuto al Giro d'Italia per svolazzare fatuamente. L'olandese che diceva di puntare solo alle cronometro, e non alla classifica generale, oggi ha calato le sue carte e nella prima tappa di mezza montagna - da Ponte a Roccaraso - ha detto al gruppo di voler fare sul serio anche in salita. Il quarto posto di tappa sui 1550 metri dell'Aremogna lancia un messaggio forte ai big della corsa e vale quasi come una vittoria. Il flop di Vincenzo Nibali, scattato a 2,5 chilometri dall'arrivo, ma ripreso e staccato in salita di una ventina di secondi dall'olandese, è l'altro responso della giornata che ha premiato il coraggio e la classe non ancora del tutto espressa del fiammingo Tim Wellens, 25 anni e un culto per Frank Vandebroucke, vincitore per la prima volta in un grande Giro al termine di un'azione partita a quasi 40 chilometri dall'arrivo.

Con Wellens in fuga solitaria verso la vittoria, è il gruppo degli inseguitori a movimentare la tappa. Il danese Jakob Fuglsang, compagno di squadra di Nibali all'Astana, guadagna una trentina di secondi su Dumoulin e per qualche minuto è anche maglia rosa virtuale, quando il siciliano prova a testare la condizione dell'olandese con uno scatto. Dumoulin non si fa cogliere impreparato, lo va a riprendere nel giro di qualche metro e poi coglie l'attimo per staccare il messinese e riportarsi sullo stesso Fuglsang cogliendo così due piccioni con una fava. Nibali non è l'unica vittima dello strappo della maglia rosa. Anche gli altri big della classifica ne fanno le spese: Uran Uran e Majka lasciano sul terreno 11», lo spagnolo Valverde 14, mentre Mikel Landa arriva con Nibali staccato di 21«.

Per una classifica generale rivoluzionata che ora vede l'olandese condurre davanti al danese Fuglsang di 26» e al russo Zakarin di 28«. Valverde è sesto a 41», stesso distacco di Ulissi, mentre Nibali - descritto di pessimo umore a fine gara - scivola in 9/a posizione a 47« dalla maglia rosa. Landa è 15/o a 1'08». Un distacco, quello dello 'Squalo dello Strettò, non irrecuperabile ma già significativo alla vigilia della cronometro di domenica nel Chianti che vede Dumoulin favorito. L'olandese non può più nascondersi: «Sono sorpreso anch'io di andare così forte in salita - dice a fine corsa ricostruendo le fasi dell'attacco -. Ho visto che Nibali faceva fatica e quando è cominciata la salita sono partito. Ho colto l'attimo. Non pensavo di andare così forte, a questo punto posso combattere anche per la classifica generale». Ora Dumoulin ha davanti a sè un'autostrada per arrivare in maglia rosa alla crono del Chianti dove ha l'occasione per allungare ancora sui suoi rivali. Domani la settima tappa, da Sulmona a Foligno, servirà a far smaltire le tossine accumulate oggi nelle gambe regalando ai velocisti la possibilità di uno sprint. I big, forse, ne approfitteranno per rifare calcoli e strategie sapendo che la 'farfalla di Maastricht' non ha alcuna intenzione di dirottare altrove il proprio volo.

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