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Giro d'Italia, Kittel concede il bis e si prende la maglia rosa

Domani giornata di sosta e arrivo della carovana in Italia

Marcel Kittel

ARNEHM.  Ci sono corsi e ricorsi storici anche nello sport: ne sa qualcosa Marcel Kittel, nuova maglia rosa del Giro d'Italia, che a distanza di due anni si è ripetuto. Trionfatore al Giro 2014 nelle prime due gare conclusesi in volata. Trionfatore anche oggi, dopo ieri, nel secondo dei due arrivi allo sprint del Giro 2016. Il tedesco della Etixx che in volata non ha rivali, grazie ai 10 secondi di abbuono ha strappato il primato all'olandese Tom Dumoulin - ora staccato di 9 secondi in classifica - rispettando un copione che già ieri sembrava scritto. Per lui è la quarta vittoria al Giro, tutte in volata, su quattro gare conclusesi allo sprint.

Allora come oggi sono le partenze all'estero a far felice il tedesco che somiglia all'Ivan Drago di Rocky IV. Nel 2014 la doppietta gli riuscì in Irlanda (Belfast e Dublino). Mentre stavolta è stata l'Olanda il teatro del bis (ieri a Nijmegen, oggi nella vicina Arnhem). In comune la disarmante facilità con la quale il tedesco si impone sui rivali: oggi è toccato agli azzurri Viviani e Nizzolo accontentarsi di completare il podio.  Tappa in copia carbone con quella di ieri, la Nijmegen - Arnehm di 190 km (arrivo e partenza invertiti rispetto a ieri, ma percorso in buona parte diverso) con il solito manipolo di temerari a cercare la fuga per la vittoria. A provarci oggi l'azzurro Berlato e l'olandese Tjallingi, protagonisti anche ieri di una fuga. Compagni di viaggio il sudafricano Van Zyl e lo spagnolo Amezqueta. Il gruppo li ha lasciati fare fino a 2 km dall'arrivo quando, trainato dagli uomini di Kittel, ha ripreso Van Zyl, l'ultimo a crederci fino in fondo.

Poi l'epilogo in volata: «Sono sorpreso anch'io di come sto sprintando - dice la nuova maglia rosa che arriva in conferenza stampa mangiando una pera - ma so che sto bene, e che ho lavorato bene quest'inverno dopo un 2015 difficile a causa di un virus. È chiaro che non penso di portare la maglia fino rosa fino a Torino - ammette con realismo - ma sono contento di portarla in Italia e farò di tutto per tenerla. Magari per festeggiare in rosa il giorno del mio 28/o compleanno, mercoledì prossimo».

Nella classifica generale Moreno Moser guadagna una posizione, ora è quinto a 21« dalla maglia rosa, ed è il migliore degli italiani. Nibali, oggi spesso nelle posizioni di testa, è 11/mo a 28» da Kittel. Almeno due cadute importanti hanno coinvolto il gruppo. I danni maggiori li ha riportati il francese della Ag2r, Jean Christophe Peraud: per lui sospetta frattura della spalla e volto insanguinato. Il francese si è ritirato, così come lo svizzero Dillier. Il gruppo si è frazionato in più tronconi: tra gli uomini di classifica ne hanno fatto le spese lo sloveno Primoz Roglic, rivelazione della crono d'apertura e secondo in classifica fino a ieri, che ha perso oltre 7'; e lo svizzero Fabian Cancellara, che ha chiuso la sua prova con oltre 6 minuti di ritardo.

In classifica generale ora la 'Locomotiva di Bernà, che da giorni combatte con un virus influenzale, è indietro di oltre 8'. Concluso il prologo in terra d'Olanda, il Giro fa ritorno in Italia domani nel primo dei tre giorni di riposo previsti in tutta la gara. Due voli charter garantiranno il trasferimento della carovana da Amsterdam a Lamezia Terme. Si riparte martedì dalla Calabria per la 4/a tappa, da Catanzaro a Praia a Mare di 200 km. Se qualcuno pensa di attaccare la maglia rosa, è l'occasione giusta.

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