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Bene la Roma, Fiorentina stop. Per la salvezza c'è anche il Carpi

UDINE. La Roma festeggia il ritorno al gol di  Dzeko e una prodezza di Florenzi vincendo 2-1 a Udinese e  blindando il terzo posto grazie all'impresa della cenerentola  Verona che agguanta nel finale una Fiorentina in fase calante.  Ora, in attesa del posticipo Palermo-Napoli, Spalletti rafforza  la sua posizione con cinque punti di vantaggio sui viola e  sull'Inter che affronterà all'Olimpico sabato prossimo.

Per la  Fiorentina una brutta frenata che prolunga la scia di alcune  battute a vuoto che rischiano di compromettere un campionato fin  qui esemplare. Male anche il Milan che non riesce a vincere in  casa del Chievo Verona e si allontana dall'Europa.   In attesa anche di Lazio-Atalanta, robusto passo avanti in  chiave salvezza del Carpi che vince l'agguerrita resistenza del  Frosinone con un rigore di De Guzman nel recupero. Ora gli  emiliani si portano a un punto dal Frosinone, a due dal Palermo  e a cinque dall'Atalanta e dall'Udinese.  A rischio esonero il  tecnico Colantuono visto che non riesce a far ripartire i  friulani.

Formazione a trazione anteriore, come a Madrid, per la Roma  che comincia giocando ariosa e mettendo in evidenza i problemi  di assetto dell'Udinese: il vantaggio matura presto con  un'azione ficcante Perotti-Salah e conclusione precisa di Dzeko  che si sblocca dopo i tanti errori. La Roma controlla e crea  altre conclusioni senza però trovare il colpo di grazia. Nella  ripresa l'ingresso di Zapata e uno schieramento meno prudente  rendono i friulani più competitivi e l'ex napoletano colpisce  un palo di testa. Ma l'affanno dura poco: i giallorossi  ricominciano a giocare sciolti e arriva il raddoppio dopo  l'ingresso di Pjanic con una giocata da attaccante di rango di  Florenzi. A riaccendere le speranze ci pensa Bruno Fernandes ma  poi la Roma controlla azzerando i rischi. Per Colantuono  panchina a rischio, per i giocatori brusco faccia a faccia con i  tifosi a fine partita.

Fa fatica la Fiorentina a prendere le misure di un Verona  sempre più proiettato verso la retrocessione. Ma i veneti si  battono gagliardamente, hanno qualche occasione per pungere, poi  i viola escono dall'impaccio con l'aiuto di Zarate, tornato in  campo dopo la lunga squalifica. L'argentino conclude bene su  assist di Tello e con l'aiuto di una deviazione. Poi Zarate è  ancora pericoloso e la squadra commette il grave errori di  accontentarsi del minimo vantaggio lasciando l'iniziativa al  Verona, che prima sfiora il gol con Toni e poi trova il pari con  un colpo di testa di Pisano. E nel recupero i veneti vanno  vicini alla vittoria.

Fallisce l'ennesimo appuntamento per il salto di qualità del  Milan che non riesce a vincere in casa di un ottimo Chievo. Sono  proprio i veneti a tenere meglio il campo e a creare occasioni,  poi nella ripresa si svegliano i rossoneri grazie a un inspirato  Bonaventura. Mihajlovic  è anche sfortunato per il palo di  Abate e la traversa di Bertolacci nella stessa azione, ma è  troppo poco per sperare di riagganciare l'Europa.

In chiave salvezza grande tensione e animosità tra Carpi e  Frosinone, neopromosse  che lottano per salvarsi. I padroni di  casa vanno in vantaggio con Bianco in una delle rare  conclusioni, poi alla distanza l'ottavo gol di Dionisi rimette  in corsa i laziali. Ma in fase di recupero Crimi si procura un  rigore che vale oro. La trasformazione di  De Guzman è  impeccabile e per gli emiliani si riaccendono le speranze di  salvezza. Si toglie definitivamente dagli impacci invece il  Genoa che rimonta due gol al Torino e poi chiude i giochi con  una rete preziosa di Rigoni. Ad infiammare il primo tempo la  doppietta splendida di Ciro Immobile e quella su rigore di  Alessio Cerci.

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