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Il Napoli si inceppa con un Milan tosto
Controsorpasso fallito, Juve prima

NAPOLI. Anche il Napoli frena e non approfitta del pari della Juve a Bologna. Controsorpasso fallito, dunque. Il Napoli  non va al di là del pareggio con il Milan (1-1) e non riesce a  riprendersi il primo posto in classifica, sfruttando appieno  il mezzo passo falso di venerdì scorso della Juventus sul  campo del Bologna.  Dopo due sconfitte consecutive, in campionato ed in Europa  League, gli azzurri cercavano il riscatto ed il successo in un  San Paolo stracolmo, ma la prova ancora una volta non è  convincente, nonostante il sostegno di un pubblico che  risponde all'appello di Sarri ed accompagna la sua squadra con  passione e partecipazione totale.

Il Milan, però, è abile a rimanere in partita con un  atteggiamento tattico più da provinciale che da squadra che  punta ad inserirsi nella lotta per un posto in Champions. Il  gioco degli azzurri è sempre lo stesso, fatto di supremazia a  centrocampo, di possesso palla, ma ancora una volta, come già  accaduto in occasione dei recenti rovesci di Torino e di  Villarreal, le punte non fanno fino in fondo il loro dovere.  Sarri ha smarrito l' attacco, l'arma micidiale del Napoli e  per i rossoneri è tutto sommato agevole contenere gli  avversari con mire da capolista. Il tecnico del Napoli non ha dubbi di alcun genere e  schiera i titolarissimi, gli uomini che danno maggiore fiducia  all'allenatore e che rendono la squadra più armonica ed  imprevedibile.

Anche Mihajlovic manda in campo la squadra che,  negli ultimi tempi, è diventata quella dei titolari fissi. Il  tecnico serbo può affiancare a centrocampo il rientrante Kucka  a Montolivo e rispolvera Abate sulla fascia destra della  difesa. Mihajlovic, però, è costretto a rinunciare a  Romagnoli, non ancora perfettamente guarito, e l'assenza  dell'ex blucerchiato in mezzo all'area di rigore si rivela  probabilmente decisiva. La partita ha un andamento già visto nelle recenti gare del  Napoli. La squadra di Sarri attacca ed il Milan aspetta gli  avversari nella propria metà campo. Mihajlovic non soltanto  tiene i quattro difensori allineati ma limita moltissimo le  uscite di Abate ed Antonelli che non si vedono quasi mai oltre  la linea di metà campo.

Quanto a Kucka, è piazzato  sistematicamente davanti alla lunetta dell'area di rigore e si  oppone a tutti i tentativi di penetrazione per vie centrale  degli azzurri, chiudendo ogni linea di passaggio. Fino al gol  del vantaggio del Napoli, che arriva al 38' con una  conclusione di Insigne deviata da Abate, i rossoneri non si  vedono mai sotto la porta di Reina.  Una volta in svantaggio, però, gli uomini di Mihajlovic  incominciano a giocare non solo per difendersi ma anche e  soprattutto per offendere e dopo soli cinque minuti trovano la  via della rete. Il pareggio è di Bonaventura che scaglia in  porta un traversone di Honda da destra, deviato di testa da  Koulibaly, il quale finisce per fare un assist involontario  all'avversario.

Nella ripresa l'atteggiamento passivo del Milan diventa  ancor più evidente ed i rossoneri non mettono praticamente mai  piede nella metà campo avversaria. Sarri, espulso da Banti per  proteste, manda addirittura in campo contemporaneamente  Higuain, Insigne, Mertens e Gabbiadini, a testimonianza del  fatto che contro un Milan così platealmente passivo non  rischiava praticamente nulla in difesa. Il risultato però non  cambia anche perchè nel recupero El Kaddouri, solo davanti  alla porta, si divora un gol. Al Napoli resta l'amarezza del mancato controsorpasso. Il  Milan, per come Mihajlovic ha impostato la partita, è ben  felice di portare a casa un punto.

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