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Totti-Spalletti, prove di pace: capitano in campo in attesa di Pallotta

ROMA. Di nuovo a Trigoria, assieme, come se nulla fosse. Prove di pace tra Francesco Totti e Luciano Spalletti nel day after alla domenica più burrascosa per il capitano giallorosso: dopo la tempesta e lo strappo con il tecnico è ritornata la calma, almeno apparente. I due si sono ritrovati nel centro sportivo della Roma per cominciare a preparare la trasferta di sabato prossimo a Empoli. Il tecnico, come ribadito più volte, pensa esclusivamente ai risultati della squadra e dopo la 'manità rifilata al Palermo punta la sesta vittoria consecutiva in campionato. Con o senza il numero 10, al quale non farà sconti.

Se gli allenamenti settimanali svolti da Totti lo soddisferanno, giocherà, altrimenti si accomoderà in panchina. Il capitano dal canto suo, dopo l'esclusione dai convocati per la gara coi rosanero, si è presentato come sempre di buon mattino a Trigoria per riprendere ad allenarsi (prima lavoro di scarico in palestra con la squadra al completo, poi in campo assieme ai compagni che non hanno affrontato il Palermo). Sorridente, sereno, il numero 10 ha svolto l'intera seduta agli ordini di Spalletti, salutando tutti per l'ora di pranzo e dando appuntamento a mercoledì (domani fissato un giorno di riposo) proprio mentre fuori dal centro sportivo veniva esposto uno striscione di sostegno nei suoi confronti: «Una vita con la Roma e per la Roma merita rispetto!».

La scritta fa il paio con quella comparsa fuori dallo Stadio Olimpico, nei pressi dei cancelli di ingresso della Curva Sud, in cui si prende di mira la società per il trattamento riservato alla bandiera romanista: «Prima lo stemma, poi le barriere, ora il capitano... Adesso basta!». A scrivere la parola fine sull'intera vicenda, comunque, non potrà che essere James Pallotta, atteso nella Capitale ai primi di marzo. Fino al suo sbarco a Trigoria si vivrà la quotidianità in una sorta di calma apparente.

Totti d'altronde attende proprio l'incontro col presidente per capire quali siano le reali intenzioni della società nei suoi confronti. Sul tavolo ci saranno due contratti: quello da dirigente che Totti ha già firmato e che farebbe del capitano l'uomo immagine del club nel mondo, e quello da calciatore che invece non è stato ancora proposto al numero 10. Rinnovare per un'altra stagione, e chiudere così la carriera in giallorosso a 40 anni, è l'obiettivo dell'attaccante. L'unica cosa da capire adesso è quale dei due accordi Pallotta sottoporrà all'uomo simbolo della storia romanista.

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