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In una brutta gara la magia di Dybala
La Juve ride, il Milan è scavalcato

L'attaccante della Juventus Paulo Dybala

TORINO. Missione compiuta per la Juventus: Milan scavalcato con l'1-0, un altro gol di Dybala, e sesto posto in classifica, rosicchiando due punti alla Roma. Ma è stato uno degli Juve-Milan più scialbi della storia, con due squadre ancora lontane, nel gioco, dalle prime della classe. Sulle tribune qualche piccolo vuoto tra i 41 mila posti, malgrado il tutto esaurito, tanti applausi e commozione sulle note della Marsigliese, cantata da Pogba, Evra, Niang e Mexes. La rincorsa bianconera, comunque, è proseguita: terzo successo consecutivo in campionato, nessun gol incassato e poche occasioni concesse agli avversari. Milan bocciato ancora una volta, invece: poco coraggio e poca personalità nel gioco ed un 4-3-3 che ha fatto poca paura.  Nei primi 45' Juventus e Milan hanno fatto poco per superarsi: molto possesso di palla ma poca brillantezza dei bianconeri, gioco di rimessa ma senza acuti per i rossoneri, anche se Bacca ha sempre obbligato i difensori di Allegri alla massima applicazione.

Juventus senza Khedira, bloccato all'ultimo da un problema muscolare alla coscia destra, schierata nel 4-3-1-2 con Sturaro al posto del tedesco, ma anche Morata e Cuadrado in panchina e Mandzukic a far coppia con Dybala; nessuna sropresa invece nell'undici rossonero, con l'annunciato tridente Cerci-Bacca-Niang. Il primo vero sussulto è stato un tiro da fuori area di Marchisio (26'), bloccato con sicurezza da Donnarumma, la prima autentica palla-gol per il Milan: lancio smarcante di Bonaventura per Cerci, ma l'ex granata, anzichè tirare, ha preferito l'appoggio a centro area, dove tuttavia non c'era neppure l'ombra di un compagno. La Juventus ha pareggiato il conto delle occasioni al 40': punizione di Hernanes, deviazione di Bonaventura e reazione da campione di Donnarumma - applaudito dall'altra area anche dal maestro Buffon, festeggiato dopo il traguardo dei 20 anni in serie A, con palla in angolo.  Zero-zero, quindi, a metà partita, con un ammonito per parte (Sturaro e Kucka), molti errori e sbadigli sulle tribune.

Per la Juventus anche un cambio obbligato: Alex Sandro in campo alla mezz'ora al posto dell'acciaccato Evra (botta ad una caviglia). Allegri ha perso anche Hernanes - ennesimo problema muscolare - e nel secondo tempo è costretto a cambiare modulo, passando al 3-5-2 con Barzagli-Bonucci e Chiellini in difesa. La prima azione brillante è stata del Milan: angolo d Cerci, testa di Kucka, ma la girata è finita sul fondo. Poi la Juventus è cresciuta: un destro di Pogba (16') ha annunciato il gol del vantaggio: cross di Alex Sandro, controllo e potente sinistro di Dybala, ancora lui. Ed è cominciata una parentesi e poco Milan, tranne una una buona girata di Kucka, appena alta sulla traversa. Ma prima ci sono stati un destro di Dybala, parato in tuffo da Donnarumma, ed un tentativo in scivolata di Sturaro. Mihajlovic ha provato con un'altra punta, Luiz Adriano poi anche con Honda, Mandzukic ha fallito goffamente il 2-0 con un sinistro ciabattato prima dell'ultima chance rossonera: sinistro di Cerci, ma c'era Buffon, sempre pronto. La Juve adesso si misurerà con il Manchester, in Champions, per il Milan, chiusa una parentesi di 3 vittorie e 2 pareggi, ricominciano i processi

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