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Lazio, Pioli: cambiamo marcia o sarà un fallimento

Alla vigilia della sfida col Palermo, il tecnico biancoceleste cerca di dare quella scossa decisiva ad una squadra che arriva da tre ko consecutivi

Stefano Pioli

ROMA. "Dobbiamo cambiare marcia". Alla vigilia di Lazio-Palermo, il tecnico biancoceleste Stefano Pioli cerca di dare quella scossa decisiva ad una squadra che arriva alla sfida di domani da tre ko consecutivi (derby compreso) e che, in 12 partite, ha rimediato ben sei sconfitte.

"La squadra non ha avuto l'atteggiamento necessario per portare a casa risultati consoni al proprio valore. Se finisse oggi il campionato sarebbe un fallimento per tutti ma non finisce oggi - riconosce l'emiliano -. Ma per fortuna, unica nota positiva del momento, il campionato non si conclude oggi, abbiamo altre 26 partite da giocare. I conti si faranno alla fine ma dobbiamo inevitabilmente cambiare marcia. Mi sono stancato di dire che la squadra ha lavorato. Voglio vedere domani carattere e determinazione. E' giunta l'ora di cambiare la classifica".

Pioli non si sottrae alle proprie responsabilità: "Sicuramente sono il primo responsabile, perché sono io a motivare e a scegliere i giocatori. Sono convinto che questa squadra abbia talento, qualità e valori importanti. Ma da sempre ciò che fa la differenza nello sport è l'atteggiamento e io, la squadra e ogni singolo giocatore non possiamo più permetterci di non mostrare quello giusto".

A partire dal match con i siciliani, quindi, "giocherà chi dimostra di avere più voglia di giocare e di sacrificarsi per la squadra". Dalla rifinitura a Formello sembra che a perdere il posto sia Candreva (sostituito da Keita): brutta copia di quello brillante che si esalta in Nazionale. "E' un grande giocatore, può dare di più. Ma come lui tanti altri", sottolinea Pioli che non si fa condizionare nemmeno dalle parole dell'agente di Biglia, Montepaone, che hanno insinuato molti dubbi sulla permanenza a Roma dell'argentino.

"Sono molto attento a queste cose e devo dire che fino a questo momento non ho avuto alcun sentore negativo", chiarisce l'allenatore. In porta darà ancora fiducia a Marchetti che, senza la firma sul rinnovo, potrà legarsi ad un altro club già a gennaio. "Gli aspetti contrattuali non mi riguardano - spiega il tecnico -, ciò che conta per me è vedere il comportamento giusto. Finché il giocatore è attento, determinato e propositivo io vado avanti per la mia strada".

All'Olimpico, il primo ostacolo è il Palermo dell'ex Ballardini. "Quando cambia un allenatore, non conoscere gli avversari a livello tattico può creare qualche difficoltà - conclude Pioli -. Ma noi siamo la Lazio e sappiamo cosa vogliamo dalla partita di domani".

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