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Psg eroico in 10, Mourinho a casa
Bayern forza 7, Shakhtar demolito

L'ex milanista Thiago Silva castiga ai supplementari il Chelsea. Nell'altro ottavo tutto facile per la squadra di Guardiola

LONDRA. Eroico Paris St. Germain. In dieci dal 32' per l'espulsione di Ibrahimovic per un fallo su Oscar che non è sembrato da rosso, la squadra di Laurent Blanc tiene testa al Chelsea a Stamford Bridge, gioca meglio e alla fine, al 115', segna con un colpo di testa di Thiago Silva il gol del 2-2 che significa la qualificazione ai quarti, a spese di Mourinho. È una serata, questa di Londra, che rimarrà nella storia del club parigino, che per la prima volta dà l'impressione di essere una squadra in grado di arrivare fino in fondo anche in Europa. Per nulla intimoriti dall'inferiorità numerica, Verratti (tra i migliori dei suoi) e compagni tengono botta, mettono più volte in difficoltà i Blues e contengono le velleità di Diego Costa, sul quale nel primo tempo Cavani commette un fallo da rigore che il mediocre arbitro olandese Kuipers non fischia. Ai Blues, dopo l'1-1 dell'andata a Parigi, il pari senza reti può anche andare bene, ma all'81' sembra arrivare l'epilogo grazie al gol di Cahill, con un autentico 'rigore in movimentò. Ma il vantaggio dei londinesi dura solo 5 minuti, perchè arriva il pareggio con il più classico gol dell'ex, quello che David Luiz segna con un'autentica 'cannonatà di testa.

Così si va ai supplementari e c'è subito il colpo di scena: Thiago Silva improvvisamente 'impazziscè, salta in area allungando il braccio verso il pallone e stavolta il rigore è inevitabile. Hazard lo trasforma in modo impeccabile, e per il Chelsea sembra fatta. Ma il Psg è squadra di carattere e non può far finire così la sua partita eroica: ecco allora che proprio Thiago Silva si riscatta, prima costringendo Courtois a una parata miracolosa, e subito dopo battendolo impattando di perfezione di testa dopo il calcio d'angolo. Così ai quarti di Champions va Parigi, e Londra deve arrendersi: Mourinho voleva un'altra grande Coppa ma ora dovrà accontentarsi, se gli va bene, del trofeo che premia il vincitore della Premier League. Nell'altra partita di oggi di questi ottavi, tutto troppo facile per il Bayern Monaco, che ha dato una dimostrazione di forza impressionante a spese dello Shakhtar Donetsk dei tanti brasiliani, costretto a incassare 7 reti. Nemmeno l'uscita forzata di Robben dopo 20 minuti ha fermato i bavaresi, più che mai favoriti per il titolo che li riporterebbe sul trono d'Europa.

Dura solo 3 minuti l'ottavo di finale di Champions League tra Bayern Monaco e Shakhtar Donetsk. Il tempo per Ribery di servire una splendida palla in verticale per Gotze in area, sul quale interviene in modo falloso Kucher. L'arbitro scozzese Collum non ha dubbi: calcio di rigore e cartellino rosso per il difensore ucraino. Se ne incarica Thomas Muller che realizza la sua venticinquesima rete in Champions League. Per i bavaresi diventa tutto più facile e inizia una vera e propria goleada, anticipata da un palo clamoroso di testa colpita al 22' da Lewandowski. Non sbaglia invece Jerome Boateng alla mezz'ora, quando dopo una splendida azione corale è prontissimo a ribadire in rete un pallone ribattuto da Pyatov su tiro di Lewandowski. Il Bayer dà spettacolo all'Allianz Arena e sfiora nuovamente la rete con Muller prima della fine del primo tempo. La ripresa si apre con la terza rete tedesca siglata da Ribery dopo un bellissimo scambio con Alaba, bissata dopo nemmeno 5 minuti dal poker calato da Muller, bravo a ribadire in rete una respinta di Pyatov su cross dal fondo di Ribery.  Lo Shakhtar prova siglare la rete della bandiera, con Luiz Adriano, ma Badstuber gli nega la gioia della decima rete stagionale in Champions. Lo stesso difensore austriaco partecipa poco dopo alla goleada segnando di testa la rete del 5-0. A chiudere la goleada ci pensano Lewandowski su assist di Schweinsteiger per il 6 a 0 e Mario Gotze, ben imbeccato da Boateng, per il 7 a 0 finale.

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