SIRACUSA. Il big match della sedicesima giornata se l’aggiudica il Siracusa grazie ad un rigore generosamente concesso dal direttore di gara e trasformato dal solito Mascara. Per lo Scordia, bravo ma sfortunato, sfuma l’aggancio in vetta alla classifica che adesso vede la compagine calatina al terzo posto, scavalcata dal Milazzo vincente in casa contro il Taormina. Tanta la delusione, al termine della partita, sui volti dei ragazzi di Natale Serafino che recriminano per la condotta della terna arbitrale, in particolare su alcuni episodi chiave. Il Siracusa, dal canto suo, raccoglie tre punti importantissimi col minimo sforzo e con zero tiri in porta nell’arco dei novanta minuti. Una volta passati in vantaggio, infatti, gli azzurri di Anastasi hanno tirato in remi in barca per settanta minuti, difendendo la rete messa a segno da Mascara su penalty concesso per un contatto tra Fagone e D’agosta, giudicato falloso dall’arbitro e che è costato anche l’ammonizione all’estremo difensore scordiense. Nei minuti iniziali lo Scordia si era fatto vivo dalle parti di Vitale con un tiro di Zumbo e con un colpo di testa di Rametta finito di poco a lato. Continuando con la cronaca della partita, al 26’ padroni di casa ancora pericolosi con Cannatella che di testa sfiora la traversa. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI