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L'Inter crolla contro il Cagliari a San Siro, il Napoli reagisce e batte il Sassuolo

Gli uomini di Zeman passano a Milano rifilando quattro gol ai nerazzurri. Modesti pareggi per Milan e Fiorentina contro Cesena e Torino

ROMA. L'ira funesta di Zdenek Zeman si abbatte su Walter Mazzarri: lezione di gioco a San Siro, stadio ammutolito, 4-1 del Cagliari all'Inter in 43' con un rigore sbagliato. La quinta di campionato fa il botto con il blackout nerazzurro mentre il Milan non va oltre il pari a Cesena con più ombre che luci e Torres che esce mestamente a metà ripresa. Nella corsa al terzo posto rientra prepotentemente in scena il Napoli che a Reggio Emilia capitalizza i suoi lenti progressi con una vittoria firmata Callejon che consente a Benitez di poter tornare a lavorare con un minimo di calma. Nel campionato tiranneggiato da Juve e Roma, che vanno ad un'andatura folle, domani l'Udinese ospitando il Parma ha la possibilità di confermarsi l'attuale terza forza del campionato.

Nel torneo spezzatino, che aspetta il derby genovese di stasera e l'altro posticipo di domani, Palermo-Lazio, prosegue l'andamento lento delle altre squadre. La Fiorentina torna al gol pareggiando con Babacar alla prodezza di Quagliarella che aveva illuso il Toro, mentre c'è la divisione della posta anche tra Chievo e Empoli.    Ma è il sacco del Meazza che fa rumore nelle gare pomeridiane: l'Inter, troppo presto definita la prima delle squadre 'normalì, crolla miseramente di fronte al Cagliari fanalino di cosa, quando già si parlava per Zeman di panchina traballante. UN gol subito in quattro gare, quattro in un tempo per l'Inter che torna sulla terra per la rabbia di Mazzarri: Ibarbo fa il funambolo nella metà campo per le scorribande di Sau e Cossu, ma a fare la differenza è Ekdal, svedese scuola Juve, 5 gol in 159 gare di serie A. In un tempo ne segna tre facendo impazzire la lenta difesa nerazzurra presto in dieci per l'espulsione di Nagatomo. È la 'bombà del campionato che deflagra inaspettata.

Più terrene le difficoltà rossonere a Cesena, un punto che non sposta la classifica, che non conferma i progressi visti nelle prime gare. A uscire rafforzato è invece il Napoli che risale la china con una prova sofferta: piccoli progressi, la difesa che per la prima volta non subisce gol, Higuain ancora a secco ma confeziona un assist per il risolutivo Callejon. Per Benitez ossigeno prezioso nella corsa per il terzo posto visti i risultati delle milanesi. Rimane deficitario il ruolino della Fiorentina con Montella costretto a reinventarsi la difesa per le assenze di Rossi e Gomez. Babacar arpiona il pari a Torino per muovere una classifica modesta, lontano dalle ambizioni di partenza. Fra le squadre che hanno già giocato rimangono ultime Sassuolo e Chievo, che però ottengono meno di quello che meritano. Ma la lotta per la sopravvivenza sarà lunga: i quattro squilli di Zeman fanno risalire il Cagliari restituendo al campionato il carisma del maestro boemo.

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