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L’Italia vince in Norvegia, Conte: la mia nazionale ha fame

OSLO. Un gol di Zaza e uno di Bonucci. La nazionale azzurra espugna Oslo e conquista la prima vittoria nelle qualificazioni verso gli Europei. “La mia Italia ha fame, non fama: non ho bisogno di gente famosa, ma di calciatori che alzino la terra e facciano rizollare il campo, come si dice in gergo calcistico". Antonio Conte ha fatto nascere una nuova Italia, quella del dopo-Balotelli. Se l'inizio è il migliore possibile come dice lui stesso e non vi ha preso parte l'attaccante ora al Liverpool, un motivo deve esserci, e di fatti il ct usa il gioco di parole proprio per rispondere a una domanda su Baloitelli.    '
'Un inizio migliore non poteva esserci. Sono stati nove giorni belli e intensi: avevo qualche paura, quando cominci un'esperienza nuova sei guardingo'', esordisce in conferenza stampa Conte dopo la vittoria in Norvegia. E' sincero e sorridente. Dopo il 2-0 in amichevole con l'Olanda è arrivato un identico risultato contro la Norvegia, un passo d'inizio positivo nella corsa a un posto per Euro 2016.    Perfezionista quale e', Conte guarda la partita di Oslo a tutto tondo. ''Zaza vi è piaciuto molto? Si', e' andato bene in fase di copertura e offensiva. Ma deve migliorare tanto, come tutta la nazionale. Quel che mi piace sottolineare - aggiunge - e' che stasera sono stati premiati giocatori di 23-24 anni: dico Darmian, Florenzi, Zaza, Immobile. Sono rimasto impressionato dalla loro voglia di indossare questa maglia e di rendere felice un popolo intero''. Se il futuro pone l'interrogativo di come recuperare Balotelli (''il rientro? Vedremo...'') e come far convivere Pirlo e Verrati (''tra loro uno e' di troppo, non De Rossi''), il presente e' esattamente il mix ''di giovani e giocatori di esperienza con il quale usciremo dall'empasse. Perchè quando ero alla Juve non ho ripreso Zaza? La risposta magari poi ve la darò...''.    
''In questi giorni il mio occhio ha visto giusto: Zaza e' in giocatore che ha fame, come Immobile. Ho bisogno di queste caratteristiche, di giocatori che hanno voglia e cattiveria'', chiude Conte. ''Stiamo cercando di creare una squadra con la S maiuscola: se sono felici gli italiani, siamo contenti noi''. Prima della partita, Conte aveva ribadito due concetti chiave della sua conduzione tecnica: la richiesta di collaborazione a tutti e la chiarezza su competenze e ruoli. ''Non sono un taumaturgo, non faccio miracoli da solo: serve la collaborazione di tutti. Quanto a Lotito, non sindaco sul suo ruolo, io guardo a quel che succede in campo, ma una cosa è chiara: comando io''. Allo scoperto è uscito De Rossi: ''Se uno ha un fastidio personale, non vuol dire che sia di tutto il gruppo: a me piace avere poca gente intorno - le parole del romanista - Mi hanno detto che Lotito e' qui perchè consigliere federale, sono 21 e spero non vengano tutti sennò non ci stiamo più...''.     
''Ho grande stima del Conte professionista  - ha da parte sua detto Lotito - è un grande motivatore e farà sicuramente molto bene. La partita l'ho vista in tribuna accanto a Tavecchio: quello è il mio posto, anche se il mio ruolo non è quello di assistere alla partita ma istituzionale, di mettere mano alle riforme e venerdì lo vedrete".   Ora, archiviata la prima fase della nuova nazionale, la parola in Figc passa di nuovo al consiglio. Venerdì la riunione del nuovo governo del calcio dovrebbe cominciare ad affrontare i primi punti delle riforme; è poi arrivata alla svolta la questione del direttore generale. Antonello Valentini e' in uscita, quasi sicuramente sarà sostituito da Michele Uva.

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