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Mondiali: Argentina all'ultimo respiro e ora i ragazzi terribili del Belgio

Le due squadre hanno la meglio di Svizzera e Usa solo nei tempi supplementari. Gli uomini di Wilmots tenteranno di fare lo scherzetto a Messi e compagni

RIO DE JANEIRO. Quasi quarantamila argentini cantano pazzi di gioia nel nuovo stadio di San Paolo, sovrastando i cori di quei tanti brasiliani, che poco prima li avevano irrisi al grido di 'pentacampeaò e con gli Olè su ogni giocata degli svizzeri. Rivincite e rivalità che non terminano certo qui, perchè è stata una qualificazione molto sofferta, ma alla fine l'Albiceleste è venuta a capo della resistenza di una Svizzera ben organizzata e sempre pronta a ripartire, che l'aveva costretta allo 0-0 fino al 118'. L'ennesima invenzione di un Messi non in giornata ma comunque decisivo, che ha messo a sedere Schaer e servito un assist al bacio a Di Maria (il migliore dei suoi), è stata il lampo che ha deciso la partita, grazie anche alla conclusione perfetta del numero 7. Così grazie a Messi e al palo, con Dzemaili che ha ancora le mani fra i capelli, l'Argentina approda ai quarti e comincia a intravedere una possibile semifinale contro l'Olanda superfavorita nei confronti del Costarica. Può essere il suo Mondiale, visto che oltre al suo fuoriclasse la spinge la fortuna e va avanti pur non giocando bene.
Anche il Belgio vola ai quarti con merito e sofferenza, contro un avversario - gli Stati Uniti - che non si arrende mai e mette alla corda i giovani e talentuosi 'diavoli rossì fino all'ultimo minuto dei supplementari, dopo che i 90' erano finiti 0-0. Sabato Argentina-Belgio, a Brasilia. E per Messi&C. non sarà facile andare avanti. A spezzare l'equilibrio è Romelu Lukaku, entrato all'inizio dell'extra time al posto di Origi, colpevole solo di non averla buttata dentro. L'attaccante dell'Everton prima serve di potenza a De Bruyne la palla dell'1-0, poi realizza il raddoppio. Finita? No perchè Green, all'inizio del sts, frutta al meglio un lancio millimetrico di Bradley e fa vacillare le certezze belghe. Alla fine tanta sofferenza, ma gli uomini di Wilmots resistono e ora attendono proprio l’Argentina.

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