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La Juve si prende la vetta e aspetta la Roma, la Fiorentina scivola a Udine

I bianconeri vincono grazie a Llorente e Tevez a Livorno e scavalcano i giallorossi, impegnati domani sera contro il Cagliari. I viola sciupano l'occasione di avvicinare il Napoli. Lazio, pari a Genova all'ultimo respiro

ROMA. Llorente e Tevez non perdono un colpo e la Juve mette pressione alla Roma portandosi meritatamente in vetta alla classifica grazie al successo per 2-0 a Livorno confezionato dalla sua solida coppia d'attacco. In attesa del posticipo di domani Roma-Cagliari cambia il vertice del campionato in una giornata che, dopo il ko di ieri del Napoli, vede naufragare anche la Fiorentina che non riesce a recuperare il vantaggio dell'Udinese. Ghiotta occasione quindi per Mazzarri che, se vince stasera a Bologna, può avere la soddisfazione di agganciare la sua ex squadra, il Napoli. La Sampdoria di Mihajlovic in inferiorità numerica sfiora il successo lasciandosi raggiungere dalla Lazio al 94' mentre Torino e Sassuolo si allontano dalla zona minata superando con autorità Catania e Atalanta. La Juve è un rullo compressore: mentre il pensiero della Champions sgonfia Napoli e Milan, i bianconeri prendono le misure di un agguerrito Livorno e poi passano grazie alla solidità dell'impianto e alla qualità dei singoli. Nel giorno delle 500 presenze in serie A, Buffon porta a cinque le gare concluse senza subire gol (ultimo ad affondarlo il 20 ottobre Giuseppe Rossi). Conte alla 13/a è in vantaggio sulla tabella di marcia dei due scudetti vinti e può contare finalmente su una coppia offensiva di livello internazionale: stimolati da Pogba, LLorente e Tevez firmano il successo. Per Vucinic, Giovinco e Quagliarella si profila una stagione da gregari. Soprattutto il basco, arrivato a parametro zero, sta diventando sempre più protagonista. Harakiri della Fiorentina a Udinese: bella e sfortunata nel primo tempo, la formazione viola va sotto per un gol di Heurtaux su iniziativa di Di Natale, poi nel finale rischia di prendere altri gol. Per Guidolin una boccata d'ossigeno, ma la squadra è meno competitiva degli altri anni. Emozioni a Genova col debutto di Mihajlovic che affronta una delle sue ex squadre, la Lazio: la Samp domina il primo tempo e sfiora vari gol, poi resta in dieci e va in affanno. Passa con Soriano, resiste fino al 94', poi Cana toglie dagli affanni Petkovic con un punto che non cancella una stagione in sordina. Il Toro 'matà un Catania sempre in sofferenza con amnesie difensive inconcepibili: Legrottaglie inciampa goffamente e lancia Immobile, poi Moretti e una doppietta di El Kaddouri rendono inutile il gol di Leto per il 4-1 finale. Dopo il pari dell’Olimpico il Sassuolo continua a salire: Zaza e Berardi fissano il 2-0 sull’Atalanta e Di Francesco è a un punto dal Milan di Allegri. Dove il disordine regna: questa è la fine, twitta all'alba Balotelli dopo il pari in casa col Genoa e la contestazione degli ultras. Gli amici dell'attaccante assicurano che non era un addio al Milan, ma il messaggio per un amico kickboxer sconfitto a Las Vegas. Comunque sia, tempi bui

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