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Ripartizione dei diritti tv, Zamparini: "Togliamo il potere alla Lega"

Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha accolto con favore la richiesta dell'Antitrust di modificare il sistema vigente. "E' il modo per avere un po' di legalità ed equità"

ROMA. «Se vogliamo un pò di legalità, anche nel calcio, bisogna togliere potere alla Lega. Serve più equità». Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha accolto con favore la richiesta dell'Antitrust di modificare il sistema vigente dei diritti tv, togliendo alla Lega di A la decisione sul criterio di ripartizione dei proventi. «Ho appena sentito Campedelli del Chievo - ha detto Zamparini all'Ansa - e abbiamo concordato che è un passo giusto. Peccato che l'Antitrust non abbia deciso a chi affidare la ripartizione». Nel novembre scorso, Zamparini era stato più che critico con la Lega Calcio - »Si dividano il malloppo«, aveva detto lasciando l'assemblea - che aveva stabilito i criteri di ripartizione dei diritti tv per il triennio 2012-2012. Allora 16 società votarono a favore, due contro (Palermo e Chievo) e due si astennero (Fiorentina e Napoli). La decisione dell'Antitrust, e soprattutto la motivazione, lo trova quindi d'accordo. »Io lo avevo detto che era tutto sbagliato - ha aggiunto Zamparini -. Certe società tengono in pugno la Lega grazie al consenso creato dalla ripartizione. Ma è possibile che in Premier League il 25% dei diritti siano divisi in base al rendimento di una squadra nell'ultima stagione, mentre qui si tenga conto di tutte le stagioni di serie A dalla seconda guerra Mondiale in poi?«. Il presidente del Palermo non è però molto ottimista su un reale cambiamento: »In un Paese dove non si riesce nemmeno a fare un governo in due mesi, ogni decisione sembra un'ostacolo insormontabile - ha detto - quindi non so cosa ne uscirà. Calcio a parte, questo Paese deve raddrizzarsi in fretta perchè andando avanti così finiremo davvero male, con una brutta rivoluzione«.

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