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Juve, vittoria con la Lazio e mani sullo scudetto Conte: "Un altro mattone"

Due gol di Vidal permettono ai bianconeri di espugnare l'Olimpico e di andare a più 11 sul Napoli. A Buffon e compagni adesso servono 7 punti nelle ultime sei giornate per vincere il campionato. L'allenatore: "Continuiamo a pedalare"

ROMA. La Juve sfata il tabù Lazio, espugna l'Olimpico e compie un altro passo in avanti verso lo scudetto. Dopo due pareggi e una sconfitta che è valsa l'eliminazione in Coppa Italia, Antonio Conte vince la sua prima sfida stagionale con Vladimir Petkovic e ha motivo per sorridere. «È una vittoria molto importante, un altro mattone che ci fa avvicinare al traguardo», rileva il tecnico bianconero. «Chi sa di calcio sa che una volta prese queste gare devi tenerle ben salde - aggiunge -. Mancano sette punti per la matematica, finchè non abbiamo in mano qualcosa matematicamente non parliamo ma pedaliamo». Di sicuro il successo permette di cancellare anche l'eliminazione in Champions. «La Juventus è stata demolita.Diciotto mesi fa non facevamo nemmeno l'Europa League - ricorda Conte -ora stiamo rivincendo, siamo in testa alla classifica dall'inizio della scorsa stagione e inanellando numeri straordinari. Depressione? Se si va in depressione per aver perso con il Bayern allora non capisco niente di calcio, così come la società, i ragazzi e i tifosi. In Europa ci sono superpotenze e noi siamo costretti a inseguire. Ci vorrà del tempo per il calcio italiano».  «Siamo stati bravi perchè non era semplice nonostante le loro importanti defezioni che ci hanno agevolato - è l'analisi di Gigi Buffon a Sky -. Dovevamo gestire la giusta eliminazione in Europa e siamo stati bravi. Scudetto? È quasi fatta. Abbiamo già vinto l'anno scorso e quest'anno siamo sempre stati leader della classifica, nonostante qualche fase di sofferenza». Al termine della partita Buffon è andato a salutare anche la Curva Nord: «stimo tanto i tifosi della Lazio, sono andato a salutarli, se lo meritano». Tifosi che anche oggi hanno contestato il presidente della Uefa ed ex bianconero, Michel Platini («Platini: condanni la Lazio, ma della partita truccata di Dinamo Zagabria-Lione 1-7 non ti è fregato un c...» e «Platini per voi 'le Roì, per noi 'la m...»', gli striscioni esposti). Con il 2-0 di ieri, invece, la Lazio abbandona, di fatto, il sogno Champions.«Non ho visto differenze d'approccio, siamo scesi in campo dominando nei primi minuti - dice Petkovic -. Poi abbiamo regalato quel rigore e loro sono bravissimi. Due gol evitabili, complimenti a loro che hanno legittimato, specie nella prima frazione, la vittoria. Sono una squadra fortissima ma oggi abbiamo giocato senza sette giocatori. Spero di recuperare tutti per finire bene la stagione (ma dovrebbe perdere Ledesma per infortunio al collaterale di un ginocchio, ndr). Sicuramente la squadra dopo 50 partite si è dimostrata stanca, ma è normale con un tour de force del genere». «Sono convinto che ora, con le settimane di lavoro piene, miglioreremo. In questo mese dobbiamo raccogliere i punti. Il nostro obiettivo è rimanere in Europa e tentare di agganciare le squadre davanti», è l'auspicio del bosniaco. La Lazio inoltre ha da giocare anche la finale di Coppa Italia. «Tra Roma e Inter non ho preferenze - rileva il tecnico -. La Roma sta un pò meglio ma le cose possono cambiare l'importante è che noi arriviamo pronti all'appuntamento».

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