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Milan, occasione persa a Firenze e Di Natale trascina l'Udinese

Da 0-2 a 2-2, i rossoneri si fanno raggiungere dalla Fiorentina e frenano nella corsa al secondo posto. Due rigori per i viola e gara ricca di polemiche arbitrali

ROMA. Il Milan perde una ghiotta occasione per estromettere la Fiorentina dalla corsa Champions facendosi rimontare due gol in vantaggio numerico nel nervoso e scoppiettante test dell'ora di pranzo di un turno particolarmente frastagliato con due anticipi al sabato, due postici in serata e il derby di Roma domani. Rimane standby quindi la corsa Champions visto che il Napoli, ospitando stasera il Genoa, ha la possibilità di portare a quattro il vantaggio sui rossoneri mentre l'Inter, in casa con l'Atalanta, può proseguire la sua rincorsa scavalcando la Fiorentina e portandosi a -5 dai cugini. Ai fini della classifica l'impresa maggiore la realizza il Palermo, rigenerato dal ritorno di Sannino e con un Ilicic in grande spolvero, che travolge in trasferta una Sampdoria imbarazzante e torna legittimamente a sperare nella salvezza. I siciliani bissano il netto successo sulla Roma, raggiungono il Siena, bloccato in casa dal Parma, e il Genoa, atteso dal posticipo di Napoli. Nulla di fatto anche tra Catania e Cagliari con gli etnei che sembrano aver perso mordente dopo un campionato di grande rilievo. Dopo la doppietta di ieri di Vucinic, che ha festeggiato in slip la sofferta vittoria di una Juve con il chiodo fisso Bayern in testa su un Pescara generoso, oggi c'è stata quella di Di Natale, che ha consentito all'Udinese di battere 3-1 il Chievo (con sigillo finale di Benatia) ed avvicinarsi alla corsa per l'Europa League. Se il primo gol di Totò è un goffo errore del portiere Puggioni, il secondo è un gioiello da incorniciare con tiro al volo di sinistro su lungo cross che si insacca vicino al palo più lontano e ricorda la gemma di Totti in casa della Sampdoria nel 2006. Per lui sono 170 gol in serie A, secondo marcatore in attività dopo il romanista e 17 in stagione, secondo alle spalle di Cavani. Nella sfida del Franchi sembra tutto facile per il Milan in gol subito con l'ex fischiatissimo Montolivo e con l'uomo in più dal 39' per una discussa espulsione di Tomovic. Poi i rossoneri raddoppiano con Flamini ma rallentano e consentono ai viola di rimontare con due rigori, il primo dei quali sembra una compensazione di Tagliavento per la precedente espulsione. Galliani viene contestato e lascia anzitempo la tribuna. Veleni e polemiche con l'arbitro, che scontenta tutti. Per i rossoneri un passo indietro e forse errori dovuti all'inesperienza di molti giovani. Ci si mette poi anche Balotelli che, dopo le polemiche per la sigaretta fumata in treno, si fa inutilmente ammonire e salterà la decisiva sfida con il Napoli. Si infiamma la lotta per non retrocedere con il riscatto del Palermo che riapre tutti i giochi: tra i siciliani, Siena e Genoa se ne salverà solo una, a meno di un crollo di Atalanta e Chievo. È Ilicic che suona la carica col settimo gol stagionale, contribuiscono al bottino Van Bergen e Garcia, mentre l'illusorio pari di una Samp in versione balneare è di Munari. Si aggrava la posizione del Siena che non riesce a sfondare il muro del Parma e racimola il terzo pari consecutivo. I toscani hanno le migliori occasioni con Emeghara ma anche gli ospiti con Sansone vanno vicino al gol ma per i padroni di casa ora c'è un avversario in grande forma come il Palermo che sembra avere imbroccato la rincorsa giusta. L'Udinese si riporta sotto per un posto in Europa League superando il Chievo con un 3-1 griffato Di Natale (due gol e un assist e una maglietta con dedica a Califano) con i veneti comunque in partita fino al gol di Benatia. Pochi palpiti e molti sbadigli infine tra un Catania in tono minore e un Cagliari sempre più distratto dai veleni dello stadio. Segna Bellusci ma a gioco fermo, per il resto poche occasioni e un risultato equo.

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