AUSTIN. Non ha i nervi tesi dell'esordiente, di corse al titolo ne conta già diverse, e due mondiali vinti qualcosa vogliono pur dire. Fernando Alonso prepara all'insegna del 'no stress' la penultima tappa del campionato di formula 1, che lo vede ancora in ballo nonostante il gap di dieci punti con il leader della classifica Sebastian Vettel: sulla pista inedita di Austin, alla periferia della capitale texana che riporta in Usa un Gp delle monoposto, lo spagnolo della Ferrari è apparso rilassato, quanto motivato a non gettare la spugna. «Nella mia preparazione niente è cambiato in termini di approccio al weekend - ha detto Alonso nella conferenza stampa della Fia in cui era presente anche il rivale della Red Bull -: massima concentrazione, massimo sforzo». L'obiettivo è fare il salto di qualità in qualifica. «Tutta la squadra sta lavorando duramente: testeremo alcuni aggiornamenti e avremo un riscontro su come queste novità lavorano - ha spiegato lo spagnolo -. La speranza è quella di avere un tranquillo venerdì. Qui sarà più importante rispetto ad altri tracciati poter completare molti giri, per studiare le traiettorie e magari scoprire alcuni 'trucchettì che la pista più presentare. Dopodichè abbiamo la necessità di avere anche un sabato positivo per cercare di essere nella migliore posizione possibile per fare una buona gara, guidando ogni tornata come se fossimo in qualifica per provare a raccogliere più punti possibili. Ci concentreremo solo nel fare un buon lavoro in questo fine settimana prima di spostarci in Brasile per lottare per il titolo». Alonso ammette che nel team c'è la consapevolezza di «non avere il pacchetto più veloce», per questo lo sforzo sarà doppio.
La pista è nuova per tutti. «Ho dato la prima occhiata con il simulatore dopo Singapore, ieri ci ho fatto due giri in bici - spiega il ferrarista -. Il circuito sembra spettacolare e credo sarà impegnativo per piloti e ingegneri. Speriamo possa offrire un grande spettacolo, con sorpassi in pista. Penso possa essere un weekend molto positivo». Vettel, che potrebbe laurearsi campione già domenica e vincere il suo terzo titolo di fila, ha disputato appena 100 Gran Premi, mentre Alonso quasi il doppio. «Quando ho vinto il mio secondo titolo, in termini di gare disputate ero in una situazione simile - ha detto lo spagnolo -. Nel 2007 ho lottato per il terzo titolo fino all'ultima gara. Tutti hanno avuto carriere con alti e bassi: guardate Michael (Schumacher ndr), sette mondiali e ora tre anni senza un successo. Sono orgoglioso di essere vicino alla soglia dei 200 Gp, lottando per il Campionato del Mondo per quattro o cinque stagioni: è positivo, sono contento». E proprio per questo, anche se l'adrenalina è a mille, l'atteggiamento è ora è diverso rispetto al passato. «Sono molto più rilassato e concentrato - ha ammesso -. Nel 2006, all'ultima gara in Brasile ero in lotta con Michael: un fine settimana difficile e intenso, in cui non era facile concentrarsi, neanche dormire. Anche nella stagione successiva l'ultima gara è stata stressante, con tre piloti in lizza per il titolo. Nel 2010 siamo invece arrivati all'ultima gara di Abu Dhabi: ero molto più tranquillo, ma alla fine il Gran Premio è stato quello che è stato. Per queste due ultime gare mi sento del tutto normale. Per la quarta volta lotterò per il Mondiale forse fino all'ultimo e avverto la differenza: concentrato nel lavoro e consapevole che se si fa tutto alla perfezione si ha una possibilità, ma se si commette uno sbaglio si perde. Ho molta fiducia, credo nella mia squadra, credo in me stesso». Niente stress, ma una consapevolezza sì: per restare agganciati al treno iridato si deve vincere.
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