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Italia: rischio figuraccia, ma l'Armenia è battuta

Ancora una prova sottotono degli azzurri che hanno rischiato di impattare sul muro dei padroni di casa che avevano pareggiato al momentaneo vantaggio di Pirlo. Le reti dei romanisti De Rossi e Pirlo lanciano comunque la Nazionale in vetta al suo girone

PALERMO. La svolta netta auspicata da Prandelli non s'é vista, ma almeno gli azzurri non sono finiti dritti contro il muro armeno che a un certo punto sembrava essersi materializzato sulla strada per il mondiale del 2014.
Dopo avere rischiato la figuraccia, oltre che la sconfitta, l'Italia vice campione d'Europa ha infatti colto nella notte di Yerevan il risultato che la conferma, anzi la rafforza grazie al pareggio tra Bulgaria e Danimarca, al vertice della classifica del girone eliminatorio: un 3-1 raggiunto con un rigore di Pirlo e due colpi di testa di De Rossi e Osvaldo.

Un successo meritato, certo, ma sofferto oltre ogni ragionevole previsione contro una squadra paesana nell'impostazione e impreziosita solo dal gioiellino Mkhitaryan. Nel bicchiere mezzo pieno oltre alla vittoria, venata di qualche rimpianto per un paio di rigori negati dall'arbitro croato Strahonja, ci sono le prestazioni dei veterani De Rossi, reduce da una settimana difficile e determinante al di là del gol, Pirlo e Buffon. In quello mezzo vuoto il mancato cambio di passo e le defaillance di azzurri che stasera si giocavano tanto anche sul piano personale: Giovinco e Criscito in particolare. E dunque la serata va considerata interlocutoria in quel percorso di crescita che Prandelli cerca per ritrovare una squadra credibile ad alto livello dopo l'inizio poco brillante di stagione. Il commissario tecnico però stavolta dovrà aspettare poco per vedere se qualche miglioramento si può registrare: già martedì al Meazza è di scena la Danimarca.

Come da copione l'intero repertorio dei canti patriottici armeni aveva preceduto l'avvio, anche se i prezzi fuori la portata degli abitanti medi di Yerevan riservavano un colpo d'occhio deludente sulle tribune: stadio per metà vuoto. Se ne giovava in qualche modo l'Italia, alle prese con un clima un po' meno "caldo" del previsto.

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