ROMA. La ripresa del campionato riserva sempre incertezze: riprendere non è stato mai facile, anche perché veniamo da una serie importante di partite utili consecutive. Ma in questo periodo abbiamo lavorato bene sia sulle gambe che sulla testa dei calciatori, sapendo di affrontare il Lecce, un avversario con giocatori di qualità come Muriel, Di Michele e Giacomazzi, una squadra che sinora sta giocando al di sotto delle aspettative.
Necessaria dunque l'attenzione, è vero, perché mi aspetto una gara ostica, ma noi siamo sempre la Juve e per questo non dobbiamo dobbiamo temere nessuno". L'allenatore della Juventus, Antonio Conte, stamattina a buon'ora dal ritiro di Galatina, non nasconde le insidie della trasferta di domani a Lecce. Per un attimo ritorna con la mente al cammino fatto sinora in campionato: "Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Fare di meglio significa esser super straordinari, vincendo tutte le partite da qui alla fine: penso che ciò sia impensabile, se ricordiamo anche le premesse di giugno. Siamo consapevoli degli ostacoli che troveremo davanti, iniziando già dalla gara di Lecce, dove incontreremo un avversario che si giocherà la partita della vita. Prevedo una seconda parte del campionato più difficoltosa".
Ripresa del campionato e volti nuovi in casa Juve con l'arrivo di Marco Borriello che, inevitabilmente, aumenterà la concorrenza per le scelte degli attaccanti: "Ora ne ho cinque - dice Conte - e questi rimarranno. All'occorrenza li useremo tutti: siamo la Juventus e dobbiamo avere un parco attaccanti di valore. Detto questo, diamo il benvenuto a Borriello, che deve entrare nella mentalità e negli schemi di questa squadra e dovrà essere bravo a sovvertire le gerarchie settimanali. Nella scelta degli attaccanti non guardo mai i gol, ma la loro prestazione in merito alla squadra. Matri, che ha fatto sei reti e sono certo arriverà in doppia cifra, sta crescendo, come stanno crescendo Vucinic e Quagliarella, senza tralasciare la certezza Del Piero. L'arrivo di Borriello rappresenterà, un ulteriore alternativa".
La squadra ha avuto un'accoglienza calorosa nel Salento. "La Juventus - afferma il salentino Conte - doveva recuperare credibilità nei confronti dei tifosi, e alla luce di quanto visto ieri a Casarano ci siamo riusciti. Ringrazio i tifosi che ci hanno accolto in questo modo, come ringrazio Paride e Ivan De Masi (presidente del Casarano Calcio) per la disponibilità offerta nel concederci la struttura per gli allenamenti". Il ritorno del figlio-prodigo con la pecca di aver allenato gli 'odiati' cugini del Bari: "Io sono di Lecce e amo questa città, e ci tornerò quando smetterò con il calcio. Mi piacerebbe venire e parlare e sapere se i leccesi sono orgogliosi che un leccese porta in alto il nome della loro città. Ogni volta che torno esce fuori questa storia: dobbiamo andare avanti e guardare al futuro".
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