Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Napoli-Inter, tutti in Champions e grande festa

Si gioca solo nel primo tempo. Gol di Eto'o e Zuniga poi il San Paolo esplode la gioia così come nelle strade del capoluogo campano. Gli azzurri, pur privi di Cavani, , tirano fuori le ultime energie rimaste dopo l’esaltante campionato

NAPOLI. Notte da Champions. Notte di festa. Il Napoli pareggia 1-1 con l'Inter e conquista, dopo 21 anni, la qualificazione diretta alla più importante coppa continentale. Il San Paolo è tutto dipinto d'azzurro e 60 mila tifosi possono darsi alla pazza gioia perché ora, a 90 minuti dalla conclusione del campionato, il verdetto è definitivo ed inappellabile. Rimane solo un velo su questo risultato: la questione Mazzarri che è ancora irrisolta ma che, probabilmente arriverà ad un chiarimento definitivo nelle prossime ore o nei prossimi giorni.
Alla squadra di Mazzarri serviva almeno un punto per evitare di dover soffrire fino all'ultima giornata. Una sconfitta, infatti, avrebbe mantenuto in piedi le speranze dell'Udinese che, a parità di punteggio, si sarebbe classificata al terzo posto per aver vinto entrambi gli contri diretti; ed avrebbe mandato il Napoli a vivere la scomoda lotteria del turno preliminare della massima competizione europea.
Ma gli azzurri - sia pur privi di Cavani, squalificato dopo la folle reazione all'espulsione di Lecce - tirano fuori le ultime energie rimaste dopo il lungo, esaltante e dispendioso campionato e riescono a raggiungere il traguardo.
Il primo tempo è vero e vivace, a tratti perfino vibrante. Nel secondo tempo, dopo pochi minuti, De Sanctis devia in angolo una conclusione di Milito e la partita finisce lì. Nessuno ha voglia di combattere. Il pareggio sta bene ai nerazzurri, che sono matematicamente secondi in classifica e risparmiano energie in vista della finale di Coppa Italia; e sta benissimo al Napoli, che entra in Champions League dalla porta principale. Perciò si tira a campare ed a far trascorrere i minuti.
La ripresa è soltanto l'antipasto della lunga trascinante festa dei napoletani sul campo e sugli spalti, che comincia appena De Marco fischia la fine della partita. Nel primo tempo l'Inter fa girare la palla in velocità a centrocampo con scambi brevi e ripetuti e la ricerca della profondità con Milito e Nagatomo sulla sinistra e Maicon sulla destra. Il Napoli soffre la densità del gioco nerazzurro e Pazienza e Gargano non sempre sono supportati dal sacrificio e dai ritorni di Hamsik e Zuniga. Sul fronte d'attacco azzurro la manovra soffre della necessaria prudenza che trattiene, almeno fino al gol del vantaggio interista, le incursioni di Dossena e Maggio. I padroni di casa, non avendo un punto di riferimento costante al centro dell'area di rigore, tentano di giungere al tiro con fraseggi stretti e triangolazioni al limite dell'area.
L'Inter complessivamente appare più quadrata e più pericolosa in attacco, mentre il Napoli vive e si affida alla fantasia dei suoi uomini avanzati.
La partita per gli uomini di Mazzarri si fa molto difficile dopo il gol del vantaggio nerazzurro, un vero e proprio capolavoro balistico di Samuel Eto’o. Gli azzurri sono costretti a sbilanciarsi e l'Inter, in contropiede, grazie alla velocità dei suoi esterni, è sempre pericolosa. Nel finale del primo tempo, al termine di un'azione confusa nell'area piccola di Julio Cesar, il Napoli trova il pareggio. Poi più nulla fino al fischio finale ed alla grande festa azzurra, che esplode sulle note di "O surdato 'nnammurato".

Caricamento commenti

Commenta la notizia