MILANO. "Non abbiamo ancora fatto niente": Massimiliano Allegri sa bene che difficilmente il suo Milan finirà la stagione a mani vuote, ma ricorda a tutto l'ambiente rossonero che mancano ancora partite fondamentali per vincere qualcosa. Anche perché il tecnico toscano vuole portare a casa sia lo scudetto che la Coppa Italia, e quindi chiede ai suoi giocatori la massima attenzione a partire dalla semifinale di andata contro il Palermo.
A questo punto i calcoli da fare sono ben pochi e quindi in campo scenderà sempre la formazione migliore. Quella di stasera vedrà il ritorno dal 1' di Andrea Pirlo, a quattro mesi dalla partita contro la Roma in cui si procurò il primo dei due infortuni che lo hanno costretto a saltare tutte le gare del 2011. Pirlo è già entrato sabato scorso nel secondo tempo contro la Sampdoria e domani valuterà la sua tenuta atletica giocando da titolare in una squadra che avrà Cassano e Ibrahimovic come coppia d'attacco.
Non ci saranno Nesta, Pato e Abbiati, oltre ad Ambrosini e Inzaghi, e quindi il portiere sarà Amelia e in difesa ci saranno Papastathopoulos e Oddo. "Mi piacerebbe andare in finale - spiega Allegri - poi affrontare Inter o Roma, cambia ben poco. L'importante domani è affrontare la prima partita nel migliore dei modi, il Palermo è una delle migliori squadre del campionato italiano, non a caso fino ad un mese e mezzo fa erano quarti in classifica. Quando le squadre hanno qualità, le dimostrano sempre".
Poi sabato ci sarà una partita "non decisiva ma quasi" per lo scudetto e a Brescia, spiega Allegri, "avremo l'obbligo di fare risultato", cioé di vincere. "Non abbiamo ancora fatto niente - avverte - mi dà fastidio parlare come se lo scudetto fosse già vinto. Dobbiamo solo giocare e farlo con la massima concentrazione, anche perché in questi momenti è più facile cadere rispetto ad altri momenti".
"Abbiamo già scucito lo scudetto dalle maglie dell'Inter, adesso abbiamo preso ago e filo per attaccarlo sulle nostre", dice Marco Amelia, mentre Allegri è come al solito molto più cauto: "L'entusiasmo c'é, però deve rimanere un giusto entusiasmo perché abbiamo un obiettivo importante da raggiungere che è la finale di Coppa Italia, poi il campionato é ancora in ballo visto che mancano cinque giornate alla fine e la matematica non ci dà la certezza della vittoria".
Anche tutti gli elogi e i titoli dei giornali al momento lo esaltano poco, perché il merito dei successi è soprattutto degli "ottimi giocatori e uomini di grande spessore" che ha trovato al Milan; a partire da gente come Seedorf, Ambrosini e Pirlo "che hanno ancora tanto da dare a questa maglia": "Mi sono messo a disposizione dei ragazzi, di tutti, i ragazzi lo hanno fatto a loro volta nei miei confronti. Da parte di tutti c'era l'obiettivo di tornare a vincere per chi ha vinto tanto e di vincere per gli altri, me compreso, che non avevano ancora vinto niente".
Milan, Allegri vuole tutto: coppa e scudetto
Questa sera contro il Palermo non ci saranno Nesta, Pato e Abbiati, oltre ad Ambrosini e Inzaghi, e quindi il portiere sarà Amelia e in difesa ci saranno Papastathopoulos e Oddo. Torna dal 1’ minuto Pirlo
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