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L'Inter batte a fatica il Chievo

I nerazzurri, reduci da due brutte sconfitte, battono per 2 a 0 i veronesi con reti di Cambiasso e Maicon

MILANO. L'Inter fatica contro il Chievo ma alla fine incassa tre punti che scacciano le ombre e i fantasmi, fanno morale e permettono a Leonardo di tirare un sospiro di sollievo e tornare a due punti dal Milan. Ci sono voluti 66 minuti per avere ragione di un Chievo volitivo, ben sistemato in campo, capace di imbrigliare l'Inter a corto di forze e di gioco. Nagatomo è stato l'uomo migliore, davvero incontenibile, sull'altro fronte Pellissier e company hanno fatto tremare i nerazzurri con le loro giocate in contropiede. Pellissier è sempre pericoloso ma, alla fine, il gol di Cambiasso mette un punto e capo. Poi, a cinque minuti dalla fine, Maicon mette al sicuro la vittoria scacciapensieri della sua squadra. Di nuovo un centrocampista a sbloccare il risultato, un difensore ad arrotondarlo: l'argentino non brilla ma è decisivo. Maicon cresce nel secondo tempo. E tanto basta.    L'Inter - nei primi minuti - è apparsa impaurita, legata, imprecisa. Leonardo fa turn over: fuori Sneijder, dentro Stankovic davanti alla difesa. Nagatomo a sinistra è la mossa più azzeccata. Zanetti sale a centrocampo disposto a rombo con Kharja a ridosso della coppia di attacco Pazzini-Etòo.   


Sul campo si agitano gli spettri del Milan e dello Schalke 04: c'é tensione nelle gambe e nella testa. La partita - nel primo tempo - è ostica, arcigna. Come l'espressione piuttosto corrucciata di Massimo Moratti che poi ritroverà sorriso e vittoria. L'Inter trova il tifo delle grandi occasioni: i supporter si stringono intorno ai loro campioni. Nessuna traccia di contestazioni e coreografie delle grandi occasioni. Nonostante i timori, la stanchezza, le 'botte', l'Inter trova la vittoria con caparbietà. Le prime vere occasioni le creano i nerazzurri  con una elegante e bella combinazione tra Nagatomo ed Etò (15') che però viene anticipato da Sorrentino. Subito dopo è Pazzini ad avere sul piede la palla del 1-0 ma la porta sembra stregata. La sfida diventa equilibrata con le incursioni di Sardo. Ranocchia si perde Moscardelli e per poco non si sfiora la tragedia al 31' del primo tempo. Neanche Lucio è in serata. Al 41' Pellissier tenta la giocata a effetto con un 'tacco' che rischia di beffare Julio Cesar.   


Provvidenziale il riposo con le squadre sullo 0-0. Al ritorno in campo c'é qualche cambiamento: Stankovic fa posto a Sneijder e Pazzini a Milito. La ripresa è una battaglia: ottimo sempre Nagatomo ma la squadra è nervosa, non finalizza e le azioni sono prevedibili. Il Chievo non si fa trovare impreparato ma dopo l'ennesima palla gol di Pellissier, Julio Cesar salva il risultato togliendo la palla dalla testa di Mandelli. Poi, al 20' arriva la fine dell'incubo nerazzurro: Sneijder crossa per Lucio il quale serve Cambiasso. Un tiro non splendido - quello dell'argentino - che però viene deviato due volte, prima da Andreolli, poi da Sorrentino. Giubilo in campo e sugli spalti, si abbracciano Leonardo e Zanetti. Le formazioni si allungano, gli spazi si aprono, la tattica va a farsi benedire. Si gioca a viso aperto da una parte e dall'altra ma è l'Inter a non mollare e sul finire arriva la rete che chiude la partita: Maicon riesce a ricevere in modo anche un po' fortunoso la palla da Milito. In aerea, da distanza ravvicinata,si avventa sul pallone e trasforma. Applausi: l'Inter sembra tornata.

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