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Roma, tifosi infuriati: scontri e proteste a Trigoria

Transenne e forze dell'ordine schierate per impedire l'avvicinamento di poco più di cento ultras giallorossi ai cancelli dell'impianto dove si allena quotidianamente la squadra

ROMA. Volanti e camionette di Polizia e Carabinieri mobilitate dal primo mattino in difesa del centro sportivo di Trigoria. Transenne e forze dell'ordine schierate per impedire l'avvicinamento di poco più di cento tifosi giallorossi ai cancelli dell'impianto dove si allena quotidianamente la Roma. Poi scontri, lancio di sassi, fumogeni e lacrimogeni, bombe carta, e successive cariche di alleggerimento. Alla vigilia della trasferta di Marassi col Genoa, l'ambiente romanista ripiomba nel caos della contestazione.    


L'assurda mattinata giallorossa a Trigoria non si è fatta mancare nulla: dalla protesta violenta all'ennesimo colloquio 'motivazionale' tra ultras, giocatori e dirigenti. Con Ranieri che alla fine parla di "dimostrazione d'amore" e assicura che lui non molla, e la squadra che va a Fiumicino in pullman scortata, e cambiando percorso per evitare nuovi agguati. E chissà che perplessità a Boston, nelle stanze dei futuri possibili proprietari del club.     Il colloquio di fine mattinata ha visto protagonisti Riise e Borriello per la squadra, i dirigenti Montali, Pradé e Conti per la società, e una ristretta rappresentanza della tifoseria che ha chiesto maggiore impegno a cominciare già dalla gara di domani. Il vertice è andato in scena però solo dopo il ravvicinato 'faccia a faccia' tra agenti e tifosi, che ha provocato il ferimento di un poliziotto a un polpaccio per l'esplosione di una bomba carta, e il fermo di quattro supporter (di cui uno con precedenti e successivamente arrestato). "Vorrei che queste contestazioni, giuste perché non stiamo facendo bene ultimamente, fossero pacifiche - le parole del tecnico della Roma, Claudio Ranieri, in conferenza stampa -. Le considero comunque una dimostrazione d'amore da parte dei nostri tifosi che vogliono capire cosa non va in questo periodo negativo".   


Si prolunga così il febbraio nerissimo, contraddistinto dallo scialbo pareggio interno col Brescia e dalle successive tre sconfitte consecutive con Inter, Napoli e Shakhtar Donetsk, quest'ultima pesantissima visto che potrebbe portare all'eliminazione dalla Champions League. "Quest'anno purtroppo alcuni episodi non girano per il verso giusto, e non si tratta di una scusante ma di un semplice dato oggettivo - ha spiegato l'allenatore giallorosso -. E' un periodo che ci va male, che al primo errore in campo, causato magari da mancanza di serenità, concentrazione, pazienza, veniamo puniti. Ho già vissuto momenti difficili, anche all'estero, ma lo spogliatoio è sano e motivato. Sono sicuro che ci tireremo fuori da questa situazione. Da romano ci sto male il doppio, ma non mollo".   


La conduzione tecnica di Ranieri, però, è proprio tra i motivi che ha spinto i tifosi a contestare davanti Trigoria, anche se a dire il vero i cori ("mercenari, mercenari") non lasciavano spazio a equivoci su chi fossero i destinatari della rabbia. Una protesta annunciata che ha provocato l'allerta di Polizia e Carabinieri già dal primo mattino, quando la squadra era ancora in campo per l'allenamento di rifinitura, e che è poi sfociata negli scontri conclusi con un bilancio di 8 agenti refertati e un arresto. "Ma io non me ne vado, non mi muovo da qui, non abbandono la nave - la replica di Ranieri al malumore evidenziato dall'ambiente giallorosso -. Le sfide mi piacciono. E non parlo solo di questa stagione, il mio è un discorso anche in prospettiva".    "Chi lo dice che a fine anno vado via? Si sta mettendo il carro davanti ai buoi - aggiunge l'allenatore di San Saba - anche perché a me è arrivato più di un messaggio (da Unicredit?, ndr) positivo, di stima. Mi è stato detto che la nuova proprietà (il consorzio americano capeggiato da Thomas Dibenedetto, ndr) ha intenzione di rinnovarmi il contratto, ma diamo tempo al tempo. Bisognerà valutare i futuri programmi societari". Sempre che la cordata a stelle e strisce, vedendo le immagini di Trigoria e leggendo il bollettino finale degli sconti, non faccia una riflessione sulla situazione Roma

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