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Juve in crisi, Del Neri: c’è avvilimento

Il tecnico bianconero dopo la sconfitta contro l’Udinese. “I problemi? Scarsa attenzione e uomini contati”

TORINO. "Non vinciamo mai" scandisce la curva. La Juve sprofonda, anche l'Udinese infierisce: Zapata e Sanchez rispondono a Marchisio e cacciano i bianconeri al settimo posto in classifica. Piovono fischi, Del Neri resta per qualche secondo impietrito in panchina e questa è l'istantanea che spiega le difficoltà juventine.       
"C'é avvilimento, a nessuno piace perdere - afferma il tecnico bianconero - E' crisi? Dico che la squadra ha gli uomini contati, dal punto di vista fisico non è un momento brillante, ma con un po' di attenzione in più si potevano evitare i gol. Non è questione di sfortuna bensì di attenzione, prendiamo gol per disattenzioni. In questo mese di gennaio abbiamo pagato un dazio pesante, ora bisogna rimboccarsi le maniche fino a maggio".        
Intanto domani è l'ultimo giorno di mercato: Legrottaglie va verso il Milan, alla Juve arriva Matri? "La situazione degli  attaccanti è da valutare bene, perché è importante avere ricambi - spiega Del Neri -. Un intervento mi sembra opportuno perché in questo momento non abbiamo alternative per poter cambiare il corso delle partite". Il tecnico poi difende Krasic: "Milos ha già pagato troppo, devono fischiargli i falli che si merita; adesso basta, mi sono stancato di queste decisioni. Chi giudica le partite deve dimenticare Bologna, non é che ogni volta Krasic vuole far fessi gli arbitri".        
Il rischio ora è che si ripeta la situazione dello scorso anno "Mi auguro di no - risponde Gigi Buffon - Dobbiamo superare la prova più difficile di rimanere uniti, nonostante il periodo negativo. Le contestazioni? E' normale che il periodo di insuccessi e legnate è lungo, sembra un film e io spero che si arrivi alla fine. Sicuramente ci manca qualcosa, ma Calciopoli ci ha devastato. In passato avevamo una forza economica diversa: la Juve ha venduto Zidane e con i soldi ha comprato me, Nedved e Thuram. La differenza è questa". "Non siamo una squadra vuota - aggiunge Alessandro Del Piero -, ma sul campo non riusciamo ad esprimere le nostre potenzialità. La coppa Italia ci avrebbe permesso di fare qualcosa di positivo, l'uscita ci ha lasciato rammarico, che è lo stesso dei tifosi. E' la delusione di non riuscire a vincere come da tradizione siamo abituati a fare: sta a noi riconquistare il blasone che ci compete". L'Udinese, intanto, in sette giorni batte Inter e Udinese. "Siamo una squadra che vive un momento positivo e gioca un buon calcio - ammette il tecnico, Francesco Guidolin - Stasera siamo stati molto bravi nel secondo tempo, meglio che nel primo, abbiamo meritato di vincere ma non andiamo molto più in là. Siamo quasi salvi a gennaio, ed è importante per un club come il nostro. Certo, stiamo sognando di restare agganciati al treno importante il più possibile, giocandocela fino alla fine, partita dopo partita". Di Natale ha protestato al momento della sostituzione. "Totò me lo tengo stretto come un diamante prezioso. E' il nostro giocatore più importante lì davanti, mi dispiace se l'ha presa male ma dovevo considerare che avremo due partite ravvicinate consecutive in casa e con il Bologna Sanchez sarà  squalificato".

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