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Nazionale, in attacco ipotesi Cassano-Pazzini

La coppia della Sampdoria potrebbe scendere in campo dal primo minuto nel match contro l'Estonia

FIRENZE. Domani contro l'Estonia Giampaolo Pazzini e Antonio Cassano potrebbero giocare assieme in Nazionale dopo i fuochi d'artificio nella Sampdoria. Sarebbe la prima volta in azzurro. "Ne abbiamo parlato talvolta, ora la cosa potrebbe concretizzarsi anche se ancora non c'é nulla di certo - dice scaramantico Pazzini -. Antonio è un campione, ci conosciamo bene, ci siamo fatti gli auguri poi via al lavoro. Se domani dovessimo giocare assieme sarebbe bello anche per la Samp. Cassano è un po' rabbuiato? No, anzi è o tranquillo e nello spogliatoio non si cheta mai. Spero davvero che l'intesa che c'é fra noi possa risultare un vantaggio per la Nazionale, manca il successo da 7 partite, troppe. Non è da Italia. Il massimo sarebbe ricominciare a vincere giocando bene, la Spagna é l'esempio".      
E' in forma Pazzini, nei preliminari Champions coi suoi gol ha illuso sul passaggio di turno. E Cesare Prandelli, che lo aveva escluso per l'amichevole con la Costa D'Avorio alimentando ruggini risalenti ai tempi viola, intende assegnargli la maglia da titolare: "Chiariamo subito, mai ho pensato che con Prandelli ct le porte azzurre si sarebbe chiuse per me, la Nazionale è diversa da un club e inoltre fra noi non ci sono mai stati problemi, solo scelte diverse. A Firenze avevo poco spazio, era arrivato Gilardino, ma non rinnego i 4 anni vissuti lì, magari qualcuno dirà che ho segnato poco ma per me sono stati importanti e li porterò sempre dentro di me".
E in ogni  caso in questo momento Pazzini appare in vantaggio su Gilardino: "Con Alberto siamo amici e questo ci permette di vivere tutto serenamente. Se giocherò domani sarò contento, mi piacerebbe anche martedì al Franchi - sorride - perché per me giocare a  Firenze è sempre speciale. Siamo in tanti e tutti bravi. Amauri? Quando espressi il mio parere un anno fa sugli oriundi non volevo mancare di rispetto a lui e alle sue doti. Comunque io conosco il mio valore e sono consapevole dei miei mezzi".      

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