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La mostra sui 155 anni del Giornale di Sicilia, è il treno antico la foto più votata

L’arrivo del convoglio merci, con l’animazione della cortina fumosa, ha superato anche immagini storiche. Al secondo posto i pastori

PALERMO. Ha tenuto saldamente la posizione fino alla fine; ed è salita sul gradino più alto del podio. Non c’è corona di alloro, ma di certo il titolo di foto più amata non glielo toglie nessuno: anche complici gli effetti creati dall’artista multidisciplinare palermitano Giuseppe La Spada. Insomma, l’arrivo di un treno merci alla stazione di Villarosa, nei primi anni Venti, è la foto animata vincitrice e premiata dai lettori del Giornale di Sicilia, tra tutte quelle pubblicate sul sito Gds.it a partire dalla mostra sui «155 anni del Giornale di Sicilia», proposta fino alla befana nella chiesetta di Sant’Antonio Abate allo Steri.

La foto d’epoca sull’arrivo del treno è animata. Tutto è avvolto virtualmente da una cortina fumosa che si sprigiona dalle rotaie: sembra di ritornare indietro nel tempo, quando da Villarosa – la stazione venne inaugurata nel 1876 ed era uno degli scali merci più grandi della Sicilia – partivano i treni a scartamento ridotto «Sikelia» che portavano lo zolfo, estratto dai carusi nella miniera Respica-Pagliarello, verso gli scali sul mare.

I lettori hanno quindi votato: dopo la foto «Il treno per Villarosa» (che ha guadagnato alla fine il 44% dei voti) è arrivata seconda la foto «Pastori in Sicilia» con il 13% dei voti: anche in questo caso si tratta di un’immagine d’epoca che racconta una Sicilia contadina e millenaria. Giuseppe La Spada per questa foto ha giocato sul bastone del pastore, su cui l’uomo virtualmente si appoggia.

Dopo queste due immagini – che fanno comprendere come il gradimento di chi naviga sul web vada spesso a scatti d’epoca legati ad un’Isola tradizionale e antica - i lettori hanno votato anche l’immagine sullo Sbarco degli alleati, la foto cult di Robert Capa (6%) e quella altrettanto famosa dei giudici Falcone e Borsellino, scattata da Tony Gentile (6%). Il 4% dei lettori ha preferito invece sia lo scatto sulla Cala di inizio secolo – l’effetto ideato da Giuseppe La Spada permette di allontanare il punto focale per allargare lo sguardo al mondo intorno -, mentre il 2% ha apprezzato il passaggio della Porsche dello svizzero Jo Siffert alla Targa Florio (Siffert vinse la competizione nel 1970, un anno prima della sua scomparsa) e l’alluvione di Palermo degli anni Trenta, quando tracimarono Oreto e Papireto, via Roma si trasformò in un fiume d’acqua e la gente veniva salvata tramite le barche che navigavano all’altezza del primo piano dei «catoi».

Le altre foto seguono a ruota, alcune sono immagini conosciutissime, altre no, ma l’effetto creato dalla mostra multimediale è stato lo stesso, veramente impressionante: le fotografie che scorrevano sul grande schermo e sono state riportate sul sito, sembravano vive. Ecco i bombardieri americani del ’43 in volo radente su Palermo o i contadini al lavoro, le feste religiose, i bambini che giocano con la strummola e la pattola; e la città slabbrata che si risollevava dopo la guerra. È stato questo il modo scelto dal Giornale di Sicilia per festeggiare il suo importante compleanno: «155 anni della Sicilia attraverso le immagini del Giornale» ha raccontato un’isola fattiva che non si è mai tirata indietro. Allora come oggi.

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