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Anche Clinton bevve il suo caffè: addio allo storico barista del Gambrinus di Napoli

Cominciò a lavorare nel bar a sette anni, era il più amato dai vip. «Mi porto nel cuore quella volta che Claudia Cardinale mi abbracciò», diceva lui

Giovanni Fummo nella foto postata su Facebook dal gran Caffè Gambrinus

Che fossero Capi di Stato, vip, semplici avventori per lui non faceva differenza. L’importante era che il profumo e il gusto del suo espresso facessero colpo dall’altra parte del bancone. Muoveva la leva della macchina quasi come fosse la bacchetta di un direttore d’orchestra: l'armonia doveva essere la stessa. Se ne è andato lo storico barista del Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Giovanni Fummo, da alcuni anni in pensione. È morto all’età di 75 anni.

Figura divenuta ormai un’istituzione, nel corso della sua carriera ha preparato addirittura 15 milioni di caffè in 60 anni di lavoro: nel 2012 al traguardo del 13 milioni di caffè al Gambrinus fu organizzata per lui una festa con istituzioni e amici. Giovanni Fummo era entrato per la prima volta nello storico bar a 7 anni. Sempre presente al suo posto di lavoro, sono quattro i presidenti della Repubblica che ricordava di aver salutato con una stretta di mano (Oscar Luigi Scalfaro, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano) e a questa lista si aggiunge anche l’espresso speciale preparato per Bill Clinton, il presidente degli Stati Uniti a Napoli per il G7.

Le famiglie Sergio e Rosati e i dipendenti tutti del Gran Caffè Gambrinus, in una nota, si uniscono a dolore della famiglia di Giovanni Fummo, e ne ricordano «le doti professionali e morali che nel corso della sua carriera ha sempre trasmesso con abnegazione e affetto». «Questa mattina - raccontava il 10 agosto del 2012 nel giorno della festa in suo onore - ho ampiamente superato i 13 milioni di caffè realizzati durante la mia lunga attività. Ho servito capi di Stato, politici, imprenditori ed attori».

Fummo spiegava: «in tanti anni di carriera nel mio cuore resta l’abbraccio, dopo aver degustato un mio caffè, di Claudia Cardinale che era a Napoli ai tempi del colera per girare un film di Pasquale Squitieri, ed i complimenti da parte del presidente americano Bill Clinton dopo avere sorseggiato una mia tazzina durante il G7 sempre a Napoli. La mia vita l’ho passata a fare caffè e di tazzina in tazzina ho visto passare i giorni, le settimane, i mesi e gli anni miei e della mia famiglia. Per me il caffè è anche il metro del tempo. Amo il mio lavoro e posso realizzare anche diverse centinaia di tazzine in un’ora senza perdere assolutamente nulla della qualità del prodotto».

Il Gran Caffè Gambrinus di Napoli ha compiuto nel 2020 i suoi primi 160 anni. Aperto il 12 maggio 1860, è stato, oltre che ritrovo di capi di Stato e teste coronate, Caffè letterario e luogo di ispirazione di artisti e intellettuali come Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio, Ernest Hemingway e Matilde Serao. Di proprietà degli imprenditori Sergio e Rosati, fa parte dell’Associazione locali storici d’Italia. Ha al suo interno importanti opere d’arte.

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