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Da Sean Connery a Diego Maradona, da Ennio Morricone a Paolo Rossi: chi ci ha lasciato nel 2020

Addio a Sean Connery

Stilisti e calciatori, attori, scrittori e attivisti: il 2020, anche con la complicità del Covid, si è portato grandi personaggi, personalità di spicco in diversi ambiti, figure emblematiche dal mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo, in alcuni casi figure iconiche che hanno lasciato vuoti incolmabili.

ARTE
Il 24 marzo il padre di Astèrix, il fumettista francese  Albert Uderzo, è deceduto all’età di 92 anni. Aveva creato il personaggio con il collega Renè Goscinny. Il 31 maggio si è spento l’84enne Christo Vladimiroff Javacheff, meglio noto come Christo, statunitense di origine bulgara, creatore con la moglie Jeanne-Claude di installazioni artistiche ambientali. Il 30 settembre Mafalda è rimasta orfana: è morto suo 'padre', il fumettista argentino Quino, pseudonimo di Joaquìn Salvador Lavado Tejòn, che aveva 88 anni.

CINEMA
Il 5 febbraio se ne è andato una leggenda di Hollywood, l’attore Kirk Douglas, deceduto a 103 anni, dopo una carriera durata diversi decenni, protagonista di alcuni film mitici tra cui Orizzonti di gloria (1957) e Spartacus (1960). Anno buio per il cinema indiano: il 29 aprile, a soli 53 anni, è morto la stella di Bollywood, Irrfan Khan, noto per le sue parti in Slumdog Millionnaire (2008), Jurassic World e The Lunchox. Il 12 maggio la Francia ha detto addio a uno dei monumenti del cinema d’Oltralpe, Michel Piccoli, deceduto a 94 anni. Era stato anche regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. Il 26 luglio si è spenta la decana di Hollywood, l’attrice Olivia De Havilland, 104 anni, passata alla storia per la parte di Melanie Hamilton in «Via col vento» (1939). Il 10 settembre è morta a 82 anni Diana Rigg, all’anagrafe Enid Diana Elizabeth Rigg, attrice britannica. In gioventù aveva ottenuto successo con il ruolo di Emma Peel nella serie televisiva Agente speciale e di Teresa Tracy Draco in Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà, mentre in età più avanzata è stata la Regina di Spine Olenna Tyrell nella serie Il Trono di Spade. Il 31 ottobre, all’età di 90 anni, se n'è andato un altro mito del cinema mondiale: l’attore e produttore scozzese Sean Connery. Sin dagli anni 60' ha raggiunto la fama per la sua interpretazione di James Bond, riconosciuta dalla quasi unanimità della critica e del pubblico come la migliore in assoluto. Ha vinto un premio Oscar, tre Golden Globe e due Bafta. Il 22 dicembre la Francia ha perso un’altra star del cinema d’Oltralpe: Claude Brasseur, 84 anni, attore versatile, protagonista di oltre 100 film che hanno costellato una carriera di successo cominciata in teatro nel 1955. Il 2 novembre l'Italia piange Gigi Proietti, figlio di Roma. L’attore è riuscito a trasmettere valori, emozioni, amore alla gente. Proietti è stato ricordato come coluit che ha saputo usare il suo talento sempre in modo propositivo.

MODA
Il 4 ottobre è morto il disegnatore e stilista giapponese Kenzo Takada, noto come Kenzo, reso celebre nel mondo della moda per le sue stampe floreali e i colori accesi. Aveva 81 anni. Il 23 dicembre è deceduta all’improvviso la top model scozzese Stella Tennant, pochi giorni dopo il suo 50mo compleanno, lasciando quattro figli. La sua bellezza aristocratica e androgina ha fatto di lei uno dei volti iconici degli anni '90, quando fu protagonista di sfilate e servizi di moda per le più grandi firme e per le riviste di moda più prestigiose. Il 29 anni si è spento all’età di 98 anni Pierre Cardin, il grande stilista francese (ma nato in Italia) che sdoganò il pret-à-porter e l’unisex. Fu un grande innovatore della moda e il primo a organizzare sfilate sulla Grande muraglia e la Piazza Rossa di Mosca.

MUSICA
Il 24 marzo il coronavirus si è portato via la leggenda dell’afro jazz Manu Dibango, noto come 'Papy Groove'. Il sassofonista camerunense di fama mondiale, 86 anni, aveva mischiato la musica tradizionale della sua terra al funk, come nel suo 'Soul Makossa', brano più famoso con il quale ha vinto un Grammy Award. Il 29 marzo all’età di 86 anni si è spento il compositore e direttore d’orchestra polacco Krysztof Penderecki, figura dell’avanguardia musicale degli anni '60. Il 4 aprile è stata la volta di Luis Eduardo Aute, 76 anni, icona della canzone d’autore spagnola.
Il 2 maggio è morto Hamid Cheriet, noto come Idir, 70 anni, ambasciatore della canzone cabila, regione dell’Algeria. Il 9 maggio è deceduto Little Richard - all’anagrafe Richard Wayne Penniman, 87 anni. Il leggendario cantante statunitense pioniere del rock n'roll negli anni '50 ha interpretato tanti brani di successo, tra cui 'Tutti Fruttì.
Il 9 giugno a soli 53 anni se n'è andato Pau Donès, cantante del gruppo spagnolo Jarabe de Palo, da tempo malato di cancro. Il 18 giugno è deceduta a 103 anni Vera Lynn, leggenda della canzone britannica diventata un potente simbolo di resilienza e speranza in Gran Bretagna durante la Seconda guerra mondiale. Il maggiore successo di Dame Vera è stato 'Wèll meet again', cantato per tirare su il morale delle truppe anche all’estero e i civili durante il conflitto, è tornato di moda in piena pandemia di Covid-19. Il 6 luglio, a 91 anni, è scomparso un 'mostro sacro', il compositore Ennio Morricone, autore di più di 500 colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema, in particolare quelli del regista Sergio Leone. Il 17 luglio si è spenta la celebre ballerina e cantante di music-hall francese Renèe Marcelle Jeanmaire, in arte Zizi Jeanmaire, all’età di 96 anni. E’ stata anche un’icona dell’alta moda parigina ma soprattutto la musa ispiratrice del coreografo di fama mondiale, Roland Petit. Il 23 settembre la Francia ha perso un altro mito: la cantante ed attrice Juliette Greco, che aveva 93 anni. Il 28 dicembre è morto per il Covid-19 il compositore messicano Armando Manzanero, 85 anni. L'Italia, il 6 novembre, piange anche Stefano d'Orazio che insieme agli altri componenti dei Pooh ha portato l'impegno e la narrazione del colore nella canzone.

SPORT
Il 26 gennaio, shock per il mondo intero dopo la morte di uno dei più grandi campioni di basket di sempre, il 41enne statunitense Kobe Bryant. L’ex giocatore dei Los Angeles Lakers e cinque volte campione della Nba perde la vita con la figlia 13enne Gianna in un incidente a bordo dell’elicottero che utilizzavano per gli spostamenti della famiglia. Lascia la moglie, Vanessa, e altre tre figlie, Natalia, Bianca e Kapri. Il 22 settembre si è spento all’età di 72 anni il mitico scalatore nepalese Ang Rita Sherpa, il primo della storia ad aver conquistato per ben dieci volte le vette del Monte Everest e senza utilizzare ossigeno. Sherpa veniva soprannominato il «gattopardo delle nevi». Il 25 novembre è morto all’improvviso il calciatore argentino Diego Armando Maradona, 60 anni, considerato il miglior giocatore di tutti i tempi. Il 10 dicembre è stata un’insufficienza cardiaca cronica conseguente a un edema polmonare acuto la causa del decesso del centrocampista, campione del mondo nel 1986 e vicecampione del mondo nel 1990 con la nazionale argentina.Il mondo del calcio piange un altro campione: è morto, stroncato da un tumore ai polmoni, Paolo Rossi, l'eroe dei Mondiali del 1982. "Pablito" portò la Nazionale italiana di Bearzot alla vittoria diventando capocannoniere della manifestazione, segnando anche una storica tripletta al Brasile. Il 7 dicembre è venuto a mancare Charles Elwood Yeager, aviatore statunitense, maggior generale della United States Air Force e famoso pilota collaudatore. Nel 1947 è stato il primo uomo a superare il muro del suono, ovvero ad una velocità superiore ai 1225 km/h.

LETTERATURA
Il 31 gennaio ad andarsene è stata la 'regina del giallo', la statunitense Mary Higghins Clark, 92 anni, origini irlandesi, autrice di diversi best sellers. Il 16 aprile il Covid ha portato via lo scrittore cileno di fama mondiale, Luis Sepulveda, che è stato anche giornalista, attivista per l’ambiente, sceneggiatore e poeta. L’autore diventato famoso, tra l’altro, per «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare», è morto a 70 anni, dopo un lungo ricovero in un ospedale spagnolo. Il 19 luglio è deceduto lo scrittore spagnolo Juan Marsè, 87 anni, uno dei massimi autori di lingua spagnola degli ultimi decenni, grande narratore della sua Barcellona del Dopoguerra. Il 31 luglio è morto Eusebio Leal Spengler, grande storico cubano ed esperto dell’Avana. Sotto la sua supervisione, il centro storico della capitale è diventato patrimonio mondiale dell’Unesco. Il 12 dicembre se n'è andato lo scrittore britannico John Le Carrè, pseudonimo di David John Moore Cornwell, all’età di 89 anni. I suoi romanzi di spionaggio hanno venduto più di 60 milioni di copie nel mondo e prima di diventare uno scrittore famoso è stato un agente segreto del Secret Intelligence Service.

POLITICI, ATTIVISTI E FIGURE EMBLEMATICHE
Il 10 gennaio all’età di 80 anni è morto il sultano Qaboos bin Said al Said, alla guida dell’Oman dal 1970 e per 50 anni, durante i quali è stato l’artefice della modernizzazione del sultanato. Affetta da tempo da una grave malattia cronica ai reni, è morta il 27 gennaio, a soli 36 anni, la popolare blogger e giornalista Lina Ben Mhenni, capofila della rivoluzione che nel 2011 ha messo fine al regime di Ben Ali in Tunisia. Il 3 febbraio è deceduto in un centro di cure di Durban, in Sudafrica, alla veneranda età di 100 anni, l’ex colonnello anglo-irlandese «Mad» Mike Hoare, considerato «il mercenario più famoso del mondo» per le sue operazioni sul continente asiatico e africano.
Il 25 febbraio si è spento l’ex presidente dell’Egitto Hosni Mubarak, 91 anni, alla guida del suo Paese per 30 anni, dal 1981 al 2011, costretto a dimettersi per la rivolta della Primavera araba. Il 6 marzo è morto a Parigi Jacques Leibowitch, medico immunologo, pioniere nella conoscenza e la cura dell’Hiv. Soprannominato «Leibo», il brillante ricercatore scomparso a 77 anni per un tumore, era stato sposato con l’attrice Carole Bouquet dal 1992 al 1996. L’8 giugno è morto per un infarto l’ex presidente del Burundi Pierre Nkurunziza, 55 anni, ex leader ribelle hutu durante la guerra civile (1993-2006). In Brasile il 24 giugno è stato lutto per la comunità indigena Kayapo: il decesso di Bekwyjka, moglie del portavoce e volto emblematico degli indigeni d’Amazzonia, il 90enne Raoni Metuktire. I due erano sposati da 60 anni e a causarne la morte è stato un infarto e un ictus.
Il 13 luglio il Sudafrica ha pianto per la morte di Zindziswa «Zindzi» Mandela, figlia più giovane dell’eroe della lotta all’apartheid Nelson Mandela, poi risultata positiva al Covid-19. Attivista, diplomatica e scrittrice 59enne, Zindzi era considerata «un’eroina della nazione». A pochi giorni di distanza, il 22 luglio, altro lutto in Sudafrica per la morte di Andrew Mlangeni, 95 anni, storico compagno lotte e prigionia di Nelson Mandela, l’ultimo eroe della generazione dei combattenti anti-apartheid rimasto in vita. Il 24 agosto si è spento Pascal Lissouba, 88 anni, presidente della Repubblica del Congo eletto alle prime votazioni democratiche, esiliato in Francia dopo la sua estromissione dal potere nel 1997. Il 2 settembre è morto a 77 anni Kaing Guek Eav, conosciuto anche col nome di guerra Duch, politico e criminale cambogiano, importante esponente dei khmer rossi durante la dittatura di Pol Pot in Cambogia. E’ stato processato per crimini contro l’umanità da un tribunale cambogiano sotto l’egida delle Nazioni Unite.
Il 9 settembre altro lutto in Sudafrica: è scomparso a 92 anni George Bizos, avvocato di Nelson Mandela e attivista per i diritti umani durante l’apartheid. Il 18 settembre è deceduta la decana della Corte suprema statunitense, Ruth Bader Ginsburg, 87 anni, icona della sinistra progressista. Il 20 novembre se n'è andata Jan Morris, storica, giornalista e pioniera del movimento transgender: vissuta come James Morris fino all’inizio degli anni '70, diventato celebre per aver trasmesso alla sua redazione lo storico scoop della conquista dell’Everest, nel 1953, grazie a un messaggio in codice. Per un bizzarro caso del destino, era la mattina in cui veniva incoronata la regina nel 1953; e all’altro lato del globo, Edmund Hillary e lo Sherpa Tenzing Norgay, erano appena arrivati sul 'tetto del mondò.
Il 24 novembre il Niger è stato il lutto per la scomparsa dell’ex presidente, l’82enne Mamadou Tandja, considerato il padre della nazione, impegnato nella lotta alla povertà nel Paese del Sahel. Il 1 dicembre si è spento a 91 anni l’arcivescovo di Algeri, Henri Teissier, promotore del dialogo islamo-cristiano. Il 2 dicembre lutto in Francia per la morte dell’ex presidente Valèry Giscard D’Estaing, artefice di riforme sociali emblematiche, tra cui la legalizzazione dell’aborto. L’ex capo di stato francese, in carica dal 1974 al 1981, aveva 94 anni e a provocarne il decesso è stato il Covid. Il 6 dicembre è deceduto l’ex presidente dell’Uruguay Tabarè Vazquez, 80 anni, in carica dal 2005 al 2010 e dal 2015 al 2020, il primo di sinistra a guidare il Paese. Il 18 dicembre è morto per complicazioni del Covid l’ex presidente del Burundi Pierre Buyoya, 71 anni, in carica dal 1987 al 1993 e dal 1996 al 2003. E’ deceduto durante il suo trasferimento sanitario a Parigi, a bordo dell’ambulanza che lo trasportava in ospedale.

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