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Simona Ventura accusata di evasione fiscale: "Profonda vergogna, io estranea ai fatti"

"Mi hanno accusato di evasione fiscale e di aver frodato il fisco. Lo trovo profondamente ingiusto e per me è una profonda vergogna. Sono completamente estranea ai fatti, ho sempre dato fiducia ai professionisti che mi seguivano. La mia unica colpa è di essere stata troppo ingenua".

È quanto ha detto, nel corso di dichiarazioni spontanee, Simona Ventura, a processo a Milano per un'evasione fiscale da 500mila euro. Le accuse contro di lei erano state formulate dalla pm Silvia Bonardi e constavano di "dichiarazione infedele dei redditi", per non aver pagato le imposte per quattro annualità. Nell'udienza di oggi davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano (presidente di collegio Sandro Saba) la showgirl ha dichiarato: "Sono 34 anni che lavoro in tv e nello spettacolo. Non mi sono mai interessata di questioni tributarie perchè francamente non ci capisco un tubo. Ho sempre delegato dei professionisti non per fare lo scaricabarile, ma semplicemente perchè è una materia di cui non capisco nulla. Ho dato totale fiducia ai professionisti che mi seguivano".

Secondo l'inchiesta della Gdf, tra il 2012 e il 2015 la conduttrice avrebbe fatto confluire parte dei ricavi e addebitato parte dei costi ad una società, la Ventidue srl, quando, invece, avrebbe dovuto computare sia le entrate che le uscite, nella sua dichiarazione dei redditi come persona fisica."Nel 1996 è stata creata una società (la Ventidue srl) - ha spiegato - per la cessione dello sfruttamento dei miei diritti di immagine. Ho sempre pensato che fosse assolutamente normale. Era prassi che parte dei miei compensi venissero contabilizzati sulla mia persona e parte sulla società. Questo negli ultimi anni ha creato una totale confusione, ma nessuno dei miei professionisti me lo ha mai detto".

"Ho sempre avuto un grande peso: pagare tutte le tasse. Così, per regolarizzare la mia posizione, ho deciso di pagare tutto il pregresso nei modi e nei termini indicati dai miei professionisti. E ho accettato un accertamento con adesione perchè mi era stato detto che era tombale. Poi mi sono resa conto di non riuscire a pagare il debito perchè le rette erano molto onerose", ha proseguito Ventura, spiegando il perchè ad un certo punto non aveva più continuato a risarcire il suo debito tributario. Dal canto loro gli avvocati del popolare volto tv, Jacopo Pensa e Federico Papa, mirano a dimostrare che non si è trattato di evasione, dovendo escludersi il dolo, ma al massimo di elusione (non punibile penalmente), perchè avrebbe usato uno schema fiscale che le era stato proposto dai suoi consulenti.

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