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Il 160° del Giornale di Sicilia: in edicola un inserto di 40 pagine, su Tgs gli auguri dei vip

Prosegue, con il quarto appuntamento, il racconto della storia del Giornale di Sicilia. È tornato lo speciale di Cronache Siciliane -  il format di approfondimento di Tgs in onda sul canale 15 del digitale terrestre, a partire dalle 14.30 – che ripercorre le tappe salienti dalla nascita del quotidiano fondato 160 anni fa da Girolamo Ardizzone e che, in questo lungo periodo, ha cucito il suo sviluppo a quello dell’Isola.

Di giorno in giorno si sono alternati in studio grandi ospiti del panorama politico, culturale e artistico che con il loro punto di vista e i loro ricordi hanno voluto raccontare ciò che li lega al Giornale di Sicilia.

Così ci si avvicina, passo per passo, al doppio appuntamento. In occasione del compleanno del quotidiano, sarà in edicola un inserto di 40 pagine che ripercorrerà fatti e personaggi, dalla cultura allo sport, dalla cronaca agli spettacoli, che hanno fatto parte della grande famiglia del Giornale di Sicilia. Una memoria raccontata dai suoi redattori attraverso le grandi sfide dell’Isola ma anche da personaggi illustri tra cui spicca anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

ASCOLTA LA TRASMISSIONE DI OGGI. In onda su Tgs poi, a partire dalla 14.40, una grande festa vi terrà compagnia con servizi, approfondimenti, ospiti e interviste.

A condurre oggi in studio Aurora Fiorenza e il giornalista e conduttore, nonché direttore artistico delle emittenti televisive TGS ed RTP, Salvo La Rosa.

Nel primo servizio è stata ripercorsa, attraverso il servizio di Daniele Ienna con riprese e montaggio di Salvatore Militello, la figura del cardinale Salvatore Pappalardo raccontata dalla sua collaboratrice e responsabile dell'archivio personale, Maria Saccone. Il cardinale Pappalardo, giornalista pubblicista, è stato tra i più importanti collaboratori del Giornale di Sicilia. “I suoi contributi erano vari, dall’ambiente ecclesiale al mondo, alla nostra Palermo, ai fatti di cronaca – racconta la Sarcone -. La rubrica si chiamava Chiesa Mondo: quello che gli interessava era arrivare, anche con le sue omelie e la lotta alla mafia, al cuore della gente ”.

Anche oggi uno speciale collegamento con il vice direttore del Giornale di Sicilia Marco Romano che, grazie al contributo del capo redattore Francesco Deliziosi, ha ricordato una delle figure che con coraggio sono diventate simbolo della lotta alla mafia in Sicilia. Il Beato Padre Pino Puglisi “rilasciò l’unica intervista pubblicata su un quotidiano proprio al Giornale di Sicilia - ha spiegato Deliziosi -. Padre Pino Puglisi denunciò per la prima volta le minacce rivolte a lui e ai suoi collaboratori. Dopo quell’intervista gli venne offerta la scorta che rifiutò e le minacce si intensificarono fino all’omicidio del 15 settembre 1993”.

Padre Puglisi, da parroco sconosciuto di periferia a prete ricordato da ben tre papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Proprio la visita di Papa Bergoglio, il 15 settembre 2018, coincise con il restyling del Giornale di Sicilia che per la prima volta diventa a colori.

Aurora Fiorenza si poi è intrufolata tra gli scaffali della Biblioteca Regionale dove è in corso l’imponente progetto, finanziato dalla Regione, dedicato alla digitalizzazione del Giornale di Sicilia. Anno dopo anno, edizione dopo edizione, saranno fruibili in versione digitale tutti numeri del quotidiano dal 1860 ai giorni nostri. A raccontarlo il direttore Carlo Pastena.

Il legame tra giornalismo e cultura e tra giornalismo e scuola. Un legame coltivato per tutta la storia del Giornale di Sicilia e che anche quest’anno si è concretizzato con GDScuola. Le pagine del quotidiano sono tornate tra i banchi con un’iniziativa raccontata da Vito Lo Scrudato, preside del liceo classico “Umberto I” e corrispondente da Cammarata del Giornale da cui raccontava i fatti battendo sulla sua Olivetti. E da Antonella Di Bartolo, preside della scuola “Pertini” di Brancaccio recentemente balzata alla cronaca per i ripetuti attacchi vandalici degli ultimi mesi. “GDScuola ci ha accompagnato per tutto l’anno – ha raccontato Antonella Di Bartolo -. Abbiamo ospitato la prima puntata di un’iniziativa importante perché il Giornale di Sicilia ci è stato molto vicino nel racconto della storia della nostra scuola tra i suoi momenti tragici e la sua rinascita. Un progetto che coinvolge lo sguardo dei bambini, sempre nuovo e pieno di stupore che colgono fatti che agli adulti possono sfuggire. Il ritorno sui banchi della carta stampata è stata una scoperta che li ha messi alla prova come giornalisti”.

Oggi in collegamento, per rivolgere i suoi personali auguri, anche l’attore teatrale siciliano Tuccio Musumeci, volto profondamente legato al Giornale di Sicilia e alle sue firme più importanti, come ha avuto lui  stesso modo di raccontare: “Il mio ricordo del Giornale di Sicilia risale al 1960 ed è legato alle bellissime recensioni che mi furono rivolte da giornalisti che ricordo ancora affetto come Egle Palazzolo, Totò Rizzo e Anselmo Calaciura”.

Auguri anche da parte del magnifico rettore dell'Università di Palermo, Fabrizio Micari, che ha sottolineato quanto il Giornale di Sicilia sia una pagina “importante e costante della nostra storia ma anche uno stimolo”. E dal papà del logo dell’anniversario del Giornale di Sicilia, Danilo Li Muli, figlio d’arte di Gianni Li Muli, vignettista e collaboratore del quotidiano. “Quando abbiamo realizzato il logo abbiamo inserito dei caratteri speciali come i fatti raccontati negli anni dal Giornale di Sicilia”. Un saluto speciale, infine, anche da parte del comico Sergio Vespertino.

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