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Carnevale, oggi è Martedì Grasso: perchè si chiama così, storie e tradizioni

Oggi, 25 febbraio, è la festa del Martedì Grasso, ossia l'ultimo giorno che chiude ufficialmente i festeggiamenti del Carnevale 2020. Ma non solo, è una ricorrenza importante anche perché precede il Mercoledì delle Ceneri, che dà a sua volta inizio al periodo della Quaresima, i quaranta giorni di "penitenza" e preghiera.

Come da tradizione, il Martedì Grasso è di solito il momento più festoso del Carnevale, fra maschere, travestimenti, carri, sfilate e coriandoli.

Ma perché viene chiamato Martedì Grasso? Il nome è legato senz'altro alla tradizione religiosa cristiana. Il Martedì Grasso è appunto il giorno che precede la Quaresima e per questo l'usanza vuole che nell'arco della giornata si consumino tutti i cibi grassi e dolci che si conservano in casa, in vista del periodo di digiuno e preghiera che seguirà dall'indomani.

Inoltre, anche la parola Carnevale, che proviene dal latino "carnem" e "levare", ossia levare la carne, è indicativo del periodo che precede la Quaresima, quando - sempre secondo la tradizione - il Venerdì Santo non si mangia carne.

Perchè il Martedì Grasso si festeggia? In vista del periodo di Quaresima, si è soliti festeggiare, come buono auspicio, i giorni che la precedono e che vanno dal Giovedì Grasso al Martedì Grasso, appunto, quando i festeggiamenti carnevaleschi arrivano al loro culmine in un'esplosione di colori e maschere.

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