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Pippo Baudo pronto a tornare in tv: "Davanti alla telecamera provo emozione"

"Se non mi emozionasse, sarebbe tutto finito. L’emozione si trasmette attraverso la telecamera, la gente la percepisce a casa. Quindi io ogni volta che appaio in televisione, guardo la telecamera e quando si accende la lucetta rossa, io provo dei sentimenti" così Pippo Baudo intervistato da Pierluigi Diaco a io e Te su RaiUno ha parlato del suo rapporto con la tv. L’artista, colonna della televisione italiana, ha spiegato di trascorrere le sue giornate sempre in attività: "Vado molto al cinema, seguo sia il cinema italiano sia straniero. Devo dire che mi interesso molto. Leggo, ovviamente, tutti i giorni, sono informatissimo; i giornali per me sono un patrimonio del quale non posso fare a meno. Giornali cartacei, mi raccomando! La gioia di sentire l’odore della carta, sfogliare, leggere le notizie. Non puoi essere fuori dal mondo se non sei informato".

Baudo ha raccontato di non sentirsi in pensione ma anzi pronto se la tv lo chiamasse ancora: "Ci penso ci penso, certo, la voglia di stare sempre nell’arena c'è! Caro Diaco, quando uno nasce torero, deve fare il torero per tutta la vita, non c'è niente da fare!". La tv gli manca e non ne fa mistero: "Purtroppo manca tanto. Non vorrei fare il critico in poltrona, però; il sevizio pubblico Rai non deve essere una serie di programmi che assomigliano alla televisione commerciale. La televisione commerciale, con tutto il rispetto che ho, è una cosa, la Rai è servizio pubblico, quindi alto, livello alto, alto".

I ricordi sono infiniti ma la giornata speciale della sua carriera risale al 1967, "quando fui chiamato da Guido Sacerdote che mi disse: «Tu sei il quarto presentatore per studio 1, devi partecipare assieme a Corrado, Mike, Tortora
con Mina a una puntata di Studio 1 di Antonello Falquii".

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