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Skype arriva in carcere: videochiamate per i colloqui fra detenuti e familiari

Videochiamate tramite Skype per facilitare le relazioni familiari dei detenuti e garantire le loro esigenze affettive. È quanto prevede una circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) che, dopo aver valutato l’esperienza dei progetti-pilota avviati in alcuni istituti, ha deciso di estendere su larga scala l’installazione e l’utilizzo della piattaforma di telecomunicazioni.

Grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche e di Internet, i detenuti potranno avere contatti più agevoli con figli, genitori o coniugi alleggerendo il peso di spostamenti, attese e incontri all’interno delle strutture penitenziarie.

A beneficiarne saranno, in particolare, i bambini che hanno genitori in carcere con i quali potranno avere contatti audio-visivi rimanendo in casa. La normativa - rende noto il ministero della Giustizia - prevede che non tutti i detenuti potranno beneficiare di questa possibilità: accanto alla finalità affettiva risulta fondamentale, infatti, che tutto si svolga nella massima sicurezza

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