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Patente per la moto, ecco le nuove regole: c'è la prova ad "alta velocità"

Una prova a velocità bassa per dimostrare la capacità di equilibrio e la seconda a 50 km/h per evitare un ostacolo. Sono i due nuovi "esercizi" stabiliti dal decreto del ministero dei Trasporti per il conseguimento della patente di guida A, A1 e A2, che riduce le prove pratiche da sei a tre, come già avviene per le patenti di grado superiore.

Nella prima prova, riferisce l’Unione nazionale delle autoscuole (Unasca), il candidato deve effettuare uno slalom e poi un passaggio in un corridoio stretto, impiegando almeno 15 secondi di tempo. «E' possibile ovviamente impiegare più tempo - spiega il segretario dell’Unasca, Emilio Patella - ma già 15 secondi sono una buona sfida per riuscire a rimanere in sella». Il secondo esercizio, invece, consiste in uno slalom seguito dall’evitamento di un ostacolo e successiva frenata in uno spazio prestabilito.

Il tempo massimo di svolgimento della prova, precisa l’Unasca, non deve essere superiore a 25 secondi. Il candidato deve dimostrare la propria capacità nel governare il veicoli a velocità di almeno 50 km/h e non più 30 come in passato. Questo cambiamento di velocità è fissato da una direttiva comunitaria del 2013, che dava cinque anni di tempo ai Paesi membri per adeguarsi. «Un cambiamento notevole - osservano - per chi si deve preparare in vista dell’esame di guida». Si svolge invece sempre nel traffico la terza prova prevista dal decreto, che non subisce quindi cambiamenti.

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