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Sfida a tv e Netflix: arriva Facebook Watch per i video in streaming

ROMA. Si accende la corsa dei colossi del web per i contenuti video.

Dopo il divorzio di Disney da Netflix, scende in campo Facebook con tutto il suo peso di due miliardi di potenziali spettatori.

La società di Mark Zuckerberg lancia Watch, un nuovo servizio che offrirà in via sperimentale ad una porzione di pubblico americano contenuti originali prodotti da società partner come National Geographic e Major League Baseball. Una strada nuova che punta a tenere sempre più incollati gli utenti al social network e a far crescere i ricavi pubblicitari, togliendo fette di mercato alla tv e a concorrenti come Google.

Facebook Watch è una sezione per accedere ai video da cui partiranno show ed eventi sportivi e che farà da trampolino anche a produzioni originali di maggior spessore. La novità per ora parte per un ristretto gruppo di utenti negli Stati Uniti, ma dopo una fase iniziale l’opzione dovrebbe essere allargata ad una platea più ampia. I primi contenuti proposti sono filmati a episodi, in diretta o registrati, che ruotano intorno a temi specifici. Per ora spaziano dalla cucina allo sport, con le partite in diretta della Major League di Baseball.

C'è anche la Watchlist, una specie di guida tv del social. La sezione segnalerà i contenuti più discussi, quelli più divertenti (in base alle reazioni degli utenti), quelli che gli amici stanno guardando. I commenti social durante uno show in tv sono ormai la norma, per questo ogni filmato può essere commentato in tempo reale con chi lo sta guardando, anche in appositi gruppi.

«Guardare uno show non deve essere passivo - spiega Mark Zuckerberg - può essere l’occasione per condividere un’esperienza e unire persone che tengono alle stesse cose».

La mossa di Facebook è solo l’ultimo esempio di come i contenuti video e lo streaming sono diventati la gallina dalle uova d’oro. In questa direzione spingono da tempo Amazon e Netflix: con la produzione di contenuti originali hanno tolto progressivamente spazi alla tv e al cinema e all’ultima edizione degli Oscar hanno anche incassato diversi riconoscimenti. A fiutare il business anche Disney, che proprio in queste ore ha scaricato Netflix per offrire direttamente ai consumatori i suoi prodotti con due nuovi servizi in streaming. Ma il risiko non finisce qui. Sul mercato c'è anche YouTubeTv, il servizio di Google che dà accesso a 40 canali in abbonamento ed è già partito in cinque città Usa. Più di recente Twitter ha stretto accordi con diverse realtà editoriali per la trasmissione in diretta di contenuti di varia tipologia, 24 ore al giorno. E anche Snapchat ha debuttato nella produzione di una serie tv e in pillole di informazione.

Tutte strategie pensate soprattutto per i giovanissimi che oramai si 'sintonizzano' solo su smartphone e tablet, con l'obiettivo anche di agganciare il mercato della pubblicità televisiva e ingrandire sempre più al torta dei guadagni. Gli analisti di Emarketer calcolano che Facebook quest’anno si porterà a casa il 20% degli investimenti complessivi in pubblicità digitale che avverranno negli Stati Uniti, il 41% appartiene a Google.

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