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Al via kermesse sul vino sotto il segno del "bere consapevole"

ROMA. È sotto il segno del 'bere consapevole' che si apre l'edizione 2016 di Cantine Aperte che unirà l'Italia del vino domani e domenica attraverso degustazioni e attività in 750 aziende produttrici, tenendo a marcare la differenza tra lo sballo e il vino vissuto come esperienza pop.

E quindi via libera ad un 'enometro' per avere ben chiari i limiti oltre i quali non andare in auto, ma anche una partnership con l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) per devolvere un contributo per ogni calice venduto.

E ancora itinerari specifici per camperisti, vespisti e ciclisti e tanti percorsi per campagne e cantine dedicati alla famiglia, bambini compresi.

«Il vino è da sempre una questione vitale nel nostro Paese e oggi vogliamo essere l'alternativa allo sballo - ha detto il presidente del Movimento Turismo del Vino, Carlo Pietrasanta - una movida light, responsabile. 'Vedi Cosa Bevi' da sempre slogan di Cantine Aperte è in realtà il principio applicato dalle nostre aziende tutti i giorni dell'anno».

Non solo Airc, la cui iniziativa 'Un bicchiere per la ricerca' coinvolge alcune delle principali regioni italiane con già 60 mila calici pronti per essere venduti, perchè da Nord a Sud del Paese tra degustazioni, musica e abbinamenti cibo-vino si moltiplicano le iniziative solidali messe in programma per questo fine settimana. Il Friuli Venezia Giulia, ad esempio, dedica il kit Cantine Aperte Unicef a sostegno della campagna «Bambini in pericolo» contro la malnutrizione infantile, mentre le Marche aiutano le Patronesse del Salesi per l'assistenza ai piccoli ricoverati. E se alcune cantine del Trentino Alto Adige sostengono anche l'Associazione Fibrosi Cistica, l'Abruzzo scende in campo al fianco di Ail (Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus).

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