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Inventò il sorbetto: la storia di Procopio, palermitano che fece fortuna a Parigi

PARIGI. Il sorbetto porta il nome di Procopio de Coltelli. Fu lui infatti l'inventore del sorbetto.

Di origini palermitane, fece fortuna a Parigi proprio grazie a questa invenzione risalente ai tempi della Rivoluzione Francese. Nella capitale francese fondò il Café Procope, considerato ancora oggi il più antico di Parigi.

Clienti abituali personaggi come Voltaire, Rosseau, Diderot, Balzac, Hugo, Danton, Marat e Robespierre.

Iniziò la sua "carriera" lavorativa come pescatore, ma ben presto mise di lato le reti per dedicarsi alle sue prelibatezze a base di ghiaccio e frutta.

Giunto a Parigi, cambiò il suo nome da Francesco Procopio Capelli a Procope des Coteaux. Qui apre il Café Procope che ben presto divenne punto di ritrovo per gli artisti che qui si rilassavano dopo aver faticato in scena. Non solo gelati ma anche caffè e cioccolate ben presto deliziarono i palati più prelibati. La caratteristica di questo locale è che Procopio offriva ai suoi clienti una vasta gamma di gusti: c'erano le attuali granite, i gelati di frutta, i "fiori d' anice e cannella", il "frangipane", il gelato agli agrumi, la crema gelato con il latte e i sorbetti di fragola.

In questo caffè, Voltaire aveva un tavolino riservato. Il locale divenne ben presto crocevia di bontà ma anche di informazione e gossip. Chi frequentava il Café Procope apparteneva alle classi più agiate come intellettuali e artisti.

Qui nacque anche un giornale "Le Procope", pubblicato nel 1689, con recensioni, poesie, pareri e disegni dei maggiori artisti del tempo.

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