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La migliore dieta? Quella contro l'ipertensione: la classifica

ROMA. Per chi ancora non ha scelto con che dieta cercare di perseguire i buoni propositi per il 2016 può essere utile una classifica che metta in fila almeno quelle principali.

A prepararla, con l'aiuto di un pool di esperti, è stato il sito statunitense US News & World Report, che ha decretato che il primo posto spetta alla dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension), ideata per le persone con ipertensione.

In buona posizione anche quella mediterranea, che condivide il quarto posto con altre formule.

Le 38 diete selezionate dal sito sono state giudicate da un gruppo di esperti sulla base di parametri come l'efficacia a breve e lungo termine, la facilità, i possibili rischi e benefici per la salute e il costo. Dai punteggi sono emerse otto classifiche parziali e una 'top ten' globale.

A prevalere secondo il giudizio degli esperti è stata la dieta Dash, ideata dal National Heart, Lung, and Blood Institute americano per i pazienti con ipertensione, la cui caratteristica principale è quella di limitare il sale a 2,3 grammi al giorno, poco più di due cucchiaini da caffè.

Questo tipo di dieta fa spazio a cibi come cereali, carne, pesce, pollame, noci e legumi. Il tutto preparato con un basso contenuto di sale. Fondamentale.

Via libera dunque alle fibre, basso o moderato consumo di grassi. Sì a cibi che contengono potassio, calcio e magnesio.

«Basta enfatizzare i cibi che ci veniva detto di mangiare, frutta, verdura, cereali integrali - spiegano le linee guida della dieta - ed evitare quelli che si amano di più, dai dolci alla carne rossa, aggiungendo il tetto al consumo di sale».

Al secondo posto c'è una dieta dedicata al cervello, che secondo uno studio del National Institute on Aging statunitense può ridurre il rischio di Alzheimer. Si chiama Mind (Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay), unisce la dieta mediterranea con la già citata Dash ed enfatizza i cibi che secondo la letteratura scientifica proteggono il cervello. Rispetto alla prima in classifica, però, è un po' meno efficace nel far perdere peso e un po' più difficile da seguire.

La dieta Mind prevede un regime dietetico ben definito. Ad esempio, tre porzioni di cereali integrali al giorno. Quindi, pane integrale o fiocchi d’avena a colazione, pasta o riso o cereali integrali a pranzo, patate o pane integrale a cena. Poi, insalata almeno una volta al giorno. Un bicchiere di vino al giorno. Noci, nocciole, noci macadamia, mandorle o pistacchi ogni giorno. E ancora, fagioli, ceci, piselli, fave. Ma questi a giorni alterni. Due volte a settimana frutti di bosco e pollame. Pesce ricco di omega 3 da uno a tre volte a settimana. Vietati margarina, burro, cibi zuccherati, cibi salati, cibi lavorati industrialmente o raffinati. Infine, fino a 4 porzioni al giorno di frutta e verdura.

Terzo posto invece per la TLC. Non si tratta di una vera e propria dieta mirata alla perdita di peso, piuttosto di un regime alimentare che vuole contrastare il colesterolo cattivo per prevenire così le malattie cardiovascolari. Nella dieta TLC sono ammessi solo grassi provenienti dalla frutta (anche secca). Spazio alle fibre e alle proteine.

Nella top ten anche la dieta mediterranea, al quarto posto a pari merito con quella della fertilità, quella della Mayo Clinic, quella anticolesterolo e la Weight Watchers, tutte con un punteggio di 3,9 su 5, non molto lontano dal 4,1 della vetta.

Molto più in basso, al tredicesimo posto, la dieta vegetariana, che secondo le valutazioni garantisce una perdita di peso minore rispetto alle altre, risultando allo stesso tempo più difficile da seguire.

Addirittura al 21esimo posto la dieta vegana: molto efficace per perdere peso, dal punto di vista dei benefici per la salute ha un punteggio molto basso.

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