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Fumo, alcol e non solo: oncologi in cattedra contro i 7 "vizi capitali"

ROMA. Insegnare ai ragazzi le regole per combattere i '7 vizi capitali': fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta, eccessiva esposizione al sole e alle lampade solari, sesso non protetto e doping.

È con questo obiettivo che gli oncologi dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) si preparano ad entrare nelle classi delle scuole superiori con la sesta edizione del progetto 'Non fare autogol', ricordando che 2,5 milioni di under-19 sono a rischio tumore da adulti proprio a causa degli stili di vita scorretti.

L'obiettivo è dunque insegnare la prevenzione ai ragazzi, a fronte di dati preoccupanti: i giovani, affermano gli oncologi, «ignorano i fattori di rischio e seguono uno stile di vita sbagliato. Così 2,5 mln di under-19 non svolgono alcuna attività fisica e sono completamente sedentari. Trascorrono troppe ore (tre o più ogni giorno) davanti al computer o al tablet: in particolare la percentuale dei 15enni che passano in questo modo il tempo libero, dal 2010 al 2014, è aumentata dal 24,2% al 28,1%».

Preoccupa anche il consumo di alcol: nella fascia d'età fra gli 11 e i 17 anni, quasi il 20% eccede con le bevande alcoliche. Comportamenti a rischio che possono favorire lo sviluppo di un tumore da adulti, ma 7 ragazzi su 10 non sanno che il 40% delle neoplasie può essere evitato con uno stile di vita sano e che la prevenzione secondaria, come l'adesione alle campagne di screening, fa aumentare in modo significativo la sopravvivenza attraverso una diagnosi tempestiva.

'Non fare autogol' mira dunque a «informare gli studenti delle scuole superiori sui fattori di rischio oncologico - spiega il presidente Aiom Carmine Pinto - e a partire da novembre fino a giugno 2016, l'iniziativa toccherà i 20 capoluoghi di Regione e coinvolgerà gli Assessorati regionali alla Sanità». Testimonial di punta sarà Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus: «Rappresentiamo un esempio per i ragazzi - sottolinea Allegri - e questo ci dà grandi responsabilità. Lo sport può rappresentare lo strumento per far capire ai ragazzi quali siano i comportamenti positivi da imitare e quelli negativi da eliminare. Non si devono mai sottovalutare due aspetti legati al calcio, che sono divertimento e benessere, che possono aiutare - conclude - a seguire uno stile di vita corretto».

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