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Clima che cambia, nuove minaccie per le piante alpine

ROMA. Per le piante alpine la più grande minaccia legata al riscaldamento globale non sono le temperature maggiori, ma la presenza di piante tipiche di quote più basse, costrette a 'migrare' verso altitudini maggiori proprio per le temperature più alte.

A dirlo è uno studio condotto dal Politecnico di Zurigo (Eth), e pubblicato su Nature, secondo cui le piante alpine possono sopportare un clima più caldo, ma la loro sopravvivenza è messa a rischio dal cambiamento di interazione tra specie. In un esperimento, i ricercatori hanno spostato piante di 4 specie alpine 600 metri più a valle rispetto alla loro posizione attuale, simulando così un clima 3 gradi più caldo, l'aumento atteso per la Svizzera nei prossimi 50-100 anni. E hanno scoperto che le piante sono state in grado di sopportare abbastanza bene l'aumento delle temperature.

La parte difficile è stata invece sopravvivere alla concorrenza di vegetazione tipica delle quote più basse. Quando piante alpine si sono confrontate con la presenza della flora di altitudini minori, la loro sopravvivenza è scesa del 50%.

Secondo i ricercatori, una delle competizioni più importanti è per la luce; le piante tipiche di quote più basse crescono più alte e con grandi foglie grandi, mettendo così fuori gioco le specie alpine, più piccole.

«Scoprire che l'effetto decisivo è la concorrenza della vegetazione di altitudini minori, e non le temperature più alte come creduto precedentemente, è una scoperta importante», ha detto Jake Alexander dell'Eth.

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